Notizie Sir del giorno: udienza, bimbo morto in carrello aereo, Usa-Iran, insegnamento religione, incontro Mediterraneo, 50° Santa Sede a CdE, terremoto Porto Rico

Papa Francesco: udienza, “essere sensibili ai tanti naufraghi della storia che approdano esausti sulle nostre coste”

“Essere sensibili ai tanti naufraghi della storia che approdano esausti sulle nostre coste, perché anche noi sappiamo accoglierli con quell’amore fraterno che viene dall’incontro con Gesù”. È l’invito con cui si è conclusa la prima udienza generale del 2020 di Papa Francesco, dedicata al naufragio di San Paolo narrato nella parte finale degli Atti degli Apostoli. “È questo che salva dal gelo dell’indifferenza e della disumanità”, ha affermato Francesco, secondo il quale “Paolo ci insegna a vivere le prove stringendoci a Cristo, per maturare la convinzione che Dio può agire in qualsiasi circostanza, anche in mezzo ad apparenti fallimenti e la certezza che chi si offre e si dona a Dio per amore, sicuramente sarà fecondo”. “Chiediamo oggi al Signore di aiutarci a vivere ogni prova sostenuti dall’energia della fede”, l’appello finale della catechesi, pronunciata in Aula Paolo VI davanti a 7mila persone, e “ad essere sensibili ai tanti naufraghi della storia che approdano esausti sulle nostre coste, perché anche noi sappiamo accoglierli con quell’amore fraterno che viene dall’incontro con Gesù. È questo che salva dal gelo dell’indifferenza e della disumanità”. (clicca qui)

Bimbo morto nel carrello di aereo: Centro Astalli, “come possiamo rimanere fermi? Vie legali d’ingresso salvano vite, non perdiamo altro tempo”

È stata resa nota solo oggi alla stampa francese la terribile scoperta ieri del corpo senza vita di un bambino “di una decina di anni” nel carrello di atterraggio di un volo Air France operante tra Parigi e Abidjan (Costa d’Avorio). In un tweet pubblicato questa mattina, è stata la compagnia aerea francese a dare la notizia. “Air France conferma che un corpo senza vita di un passeggero clandestino è stato scoperto nell’alloggiamento di un carrello di atterraggio del velivolo del volo AF703 che collega Abidjan (Abj) a Parigi-Charles de Gaulle il 7 gennaio 2020”. Con un tweet, il Centro Astalli ha commentato la notizia: “Che disperazione porta a gesto così estremo? Come possiamo rimanere fermi? Vie legali d’ingresso salvano vite, garantiscono sicurezza a chi migra e chi accoglie. Non perdiamo altro tempo. Questa morte non sia vana”. (clicca qui)
Per la Comunità di Sant’Egidio, “la scoperta di questo terribile dramma dell’emigrazione non può lasciarci indifferenti”. “Questa tragedia, simile a quella dei due adolescenti guineani, Yaguine e Fodé, morti nell’agosto del 1999 sull’aereo che li portava Belgio, deve spingere l’Europa ad ascoltare il grido dell’Africa favorendo in modo concreto e urgente il suo sviluppo e i Paesi africani a preoccuparsi dei tantissimi loro giovani che chiedono scuola, lavoro, futuro”. (clicca qui)

Usa-Iran: padre Mekko (Karamles), “iracheni non vogliono altre guerre”. Padri Domenicani di Erbil, “prevalga il dialogo”

“Tra gli abitanti di Erbil c’è molta tensione dopo gli attacchi missilistici della scorsa notte contro basi militari Usa. Adesso la paura più grande è quella di non sapere cosa accadrà. Quali potranno essere le conseguenze. È una paura che blocca”. Così padre Paolo Mekko, parroco caldeo di Karamles, uno dei tanti villaggi cristiani della Piana di Ninive, ha raccontato al Sir lo stato d’animo degli abitanti di Erbil, in particolare della comunità cristiana con cui, ha affermato, “sono in contatto continuo”. “Il sentimento più diffuso tra la gente in queste ore – ha proseguito – è che l’Iraq non deve diventare un campo battaglia per Usa e Iran. Ci troviamo un’altra guerra in casa che nessuno vuole. Gli iracheni stanno manifestando in piazza da ottobre per invocare riforme e cambiamenti, la fine della corruzione, migliori condizioni di vita e rispetto dei diritti. Questo vogliono gli iracheni non più guerre sulla loro pelle”. Proteste che, secondo il sacerdote caldeo, “non sono destinate a fermarsi anzi aumenteranno una volta che questa tensione diminuirà. Il popolo sa bene cosa vuole, di certo non la guerra”. (clicca qui)
Il Sir ha raccolto anche la testimonianza di padre Olivier Poquillon, già segretario generale della Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea), che dallo scorso settembre si è trasferito in Iraq, per stare accanto alle popolazioni locali e alla comunità cattolica. “Il sole sorge su Erbil: tra ombra e luce preghiamo per la pace in Iraq e nella regione. Nessuna vittima qui stanotte: possa prevalere il dialogo tra persone di buona volontà”. Il domenicano ha raccontato di una situazione che preoccupa tutti; lo sguardo è rivolto alla politica internazionale, a Teheran e a Washington, che – questo è l’auspicio – si spera non giochino d’azzardo, mettendo in pericolo altre vite umane. (clicca qui)

Insegnamento religione cattolica: messaggio Cei, “la Bibbia è un patrimonio culturale per tutti gli uomini”

“Cari studenti e cari genitori, anche quest’anno entro il 31 gennaio siete chiamati a scegliere se avvalervi o non avvalervi dell’insegnamento della religione cattolica in occasione dell’iscrizione al primo anno dei diversi ordini e gradi di scuola. Le scelte compiute a larghissima maggioranza negli oltre trent’anni anni trascorsi dalla revisione del Concordato mostrano quanto questa disciplina scolastica si ponga come un servizio educativo molto apprezzato e inducono ad un sempre maggior impegno per la sua qualità”. Lo ha scritto la presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei), nel messaggio a studenti e genitori, invitandoli ad avvalersi, nell’anno scolastico 2020/21, dell’insegnamento della religione cattolica. “Il tema del messaggio che vi indirizziamo – prosegue la Cei – riguarda la conoscenza e la valorizzazione dello studio della Bibbia da un punto di vista sia culturale sia storico e artistico”. “Sembra inutile ricordare come la Bibbia – proseguono i vescovi – costituisca un patrimonio culturale per tutti gli uomini; essa è stata definita il Grande Codice in cui la cultura occidentale può trovare le proprie radici, ma il suo contenuto va oltre i confini dell’Occidente e intende parlare a tutta l’umanità per avviare un confronto sul significato ultimo della vita e del mondo”. (clicca qui)
Con una nota diffusa oggi dalla presidenza della Cei, “la Chiesa italiana, testimone e solidale con la preoccupazione e il disagio in cui versano tanti insegnanti di religione cattolica, esprime soddisfazione per l’autorizzazione a bandire, entro l’anno 2020, un concorso per la copertura dei posti per l’insegnamento della religione cattolica, prevista dall’art. 1 bis della legge 159/2019 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 28 dicembre 2019”. (clicca qui)

Incontro Cei sul Mediterraneo: da oggi online sito web e logo

È da oggi online il sito dell’evento “Mediterraneo, frontiera di pace”, in programma a Bari dal 19 al 23 febbraio. Organizzato dalla Conferenza episcopale italiana, l’evento si concluderà, domenica 23, con la messa presieduta da Papa Francesco alle 10.45. “La gravità delle crisi che stanno colpendo il bacino del Mare Nostrum è sotto gli occhi di tutti; come Chiesa abbiamo il dovere non solo di non chiudere gli occhi, ma di comprenderla e denunciarla con forza”, afferma il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei. Con l’iniziativa di Bari, dunque, “la Chiesa italiana ha deciso di non unirsi al coro dei profeti di sventura, per riconoscere invece che qualcosa di nuovo può e deve nascere anche nell’area mediterranea”. Una grafica semplice ed immediata caratterizza il portale che contiene tutte le informazioni, le notizie e gli approfondimenti riguardanti l’Incontro di riflessione e spiritualità che vedrà riuniti, nel capoluogo pugliese, i vescovi cattolici dei Paesi affacciati sul Mare Nostrum “per confrontarsi sui problemi e il futuro dell’area mediterranea, ma anche per rafforzare un processo organico di scambio e aiuto tra le Chiese”, spiega l’Ufficio comunicazioni sociali della Cei. Presentato oggi anche il logo dell’evento. (clicca qui)

Consiglio d’Europa: Strasburgo, 50° status di Osservatore della Santa Sede

(Strasburgo) “La caduta della Cortina di ferro ha permesso di riprendere consapevolezza del fatto che l’ortodossia è una realtà essenzialmente europea” sebbene “la riunione tra l’est ed l’ovest europei non abbia colmato il fossato che li separava”: è un passaggio della relazione di padre Hyacinthe Destivelle (Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani), che ha tracciato un quadro dell’ortodossia oggi in Europa, nel contesto del convegno “Costruire insieme l’Europa”, che a Strasburgo si sta svolgendo per il 50° anniversario dello status di Osservatore della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa. Padre Destivelle ha raccontato l’ortodossia mettendo in evidenza cinque dinamiche: il processo di rinnovamento delle Chiese ortodosse che, sebbene consistente sul piano delle strutture, resta “fragile e minacciato dalla secolarizzazione”; il processo di “nazionalizzazione delle Chiese”, spesso in relazione all’indipendenza riottenuta da diversi Paesi ex-Urss; l’emergere di “conflitti inter-ecclesiali”, specie con la Chiesa cattolica, ma anche esempi di “coesistenze riuscite” e di “avvicinamenti ecumenici” in vari ambiti. (clicca qui)

Porto Rico: pesante bilancio del terremoto su abitazioni e chiese

In attesa di capire il numero delle possibili vittime (per il momento è stata accertata la morte di una persona), appare sicuramente disastroso per quanto riguarda le strutture il bilancio del terremoto che ieri ha colpito l’isola di Porto Rico, territorio delle Antille incorporato agli Stati Uniti. Dopo giorni di scosse più lievi, ieri la terra ha tremato con una magnitudo di 6,4 della scala Richter. L’epicentro è stato registrato nella parte meridionale dell’isola, nei pressi di Guayanilla. Molte le abitazioni distrutte, in qualche caso letteralmente spostate come fossero di carta. Consistenti anche i danni alle chiese, documentati da “El Visitante”, la maggiore testata cattolica del Paese. (clicca qui)

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