Politica: mons. Russo (Cei), “non possiamo vivere in un costante clima di campagna elettorale”
“Non possiamo vivere in un costante clima di campagna elettorale”. Così il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, ha risposto alle domande dei giornalisti sul clima di fibrillazione che si registra attualmente sulla scena politica nostrana. A margine della presentazione del comunicato finale del Consiglio permanente dei vescovi italiani, che si è concluso ieri, Russo – citando il discorso di fine anno del presidente Mattarella, che invitava alla “cultura della responsabilità, come presidio di libertà e di attenzione ai principi fondamentali della nostra Costituzione” – ha affermato: “Pensare al bene comune significa pensare a come ridurre il clima di conflittualità che dura ormai da troppi anni”. Interpellato sul recente episodio del senatore Matteo Salvini, assurto all’onore delle cronache per aver citofonato in casa di un presunto spacciatore tunisino, mons. Russo ha risposto: “Non è stato un atteggiamento particolarmente felice, ma vorrei evitare di entrare in casi particolari e di dare giudizi sulle persone”. (clicca qui)
Tutela dei minori: mons. Ghizzoni, “vorremmo che entrasse a far parte della pastorale ordinaria”. In ogni diocesi un Centro di ascolto
“Vorremmo che la tutela dei minori entrasse a far parte della pastorale ordinaria”. Lo ha detto mons. Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio nazionale della Cei per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, illustrando durante la conferenza stampa di chiusura del Consiglio permanente della Cei le prossime iniziative della Chiesa italiana in questo ambito, dopo la pubblicazione delle Linee guida del giugno scorso. Tra queste, la costituzione in ogni Regione ecclesiastica di un Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, con la nomina di un vescovo incaricato per la tutela dei minori e di un coordinatore regionale. Saranno due le figure attive in ogni diocesi: il referente diocesano, che ha il compito di “organizzare le attività e gli impegni pastorali in sinergia con tutti gli altri responsabili pastorali che ci sono già, come i preti, i catechisti, gli allenatori e tutti quelli che lavorano nelle parrocchie”, e il responsabile del “Centro di ascolto per la tutela dei minori”, la vera novità di quella che Ghizzoni ha definito un vero e proprio “percorso pedagogico”. L’identikit tracciata dal vescovo è quella di “una persona preparata per accogliere le segnalazioni e le denunce, possibilmente un laico e ancora meglio una donna, in modo da maggiore libertà a chi decide di segnalare e denunciare”. (clicca qui)
Università Cattolica: card. Bassetti, “di fronte a visione eugenetica occorre confronto culturale” per “garantire deontologia medici e dignità di ogni vita umana”
“Preoccupante”. Così il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, ha definito “l’affermarsi di una visione radicalmente individualista ed eugenetica dell’esistenza che porta a relativizzare il bene della vita, soprattutto nelle fasi iniziali e in quelle terminali, e oggi anche di fronte a condizioni di vita non ritenute degne o sostenibili”. Il porporato ha lanciato l’allarme alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020 dell’Università Cattolica, sede di Roma, facendo riferimento al “recente dibattito attorno a fatti di cronaca e agli interventi della Corte Costituzionale” che “mettono in evidenza l’assoluta necessità di un confronto culturale e di scelte coerenti in ambito sanitario” per garantire “la deontologia della professione medica e nello stesso tempo riconoscere la dignità di ogni vita umana tutelandola dal concepimento al suo termine naturale”. Per il presidente Cei “è davvero alto il rischio di trasformare la professione medica da un esercizio di responsabilità deontologica focalizzato sul servizio alla vita e alla salute ad un’attività di mera ‘prestazione d’opera’ a richiesta del paziente”. (clicca qui)
Conferenza sul futuro dell’Europa: Comece, “iniziativa importante, ma disappunto per non aver coinvolto le Chiese”
(Bruxelles) “La Comece apprezza molto il processo avviato dalle istituzioni Ue per una Conferenza sul futuro dell’Europa. È un’iniziativa importante avviata nel momento giusto”. Il commento rilasciato al Sir dalla Commissione degli episcopati dell’Unione europea, arriva all’indomani della pubblicazione delle proposte del Collegio von der Leyen sulla Conferenza che, prendendo avvio il prossimo 9 maggio e della durata di due anni, dovrebbe porsi in ascolto dei cittadini e della società civile, rivisitare politiche e istituzioni comunitarie per un rilancio della stessa Unione. Ma a Square de Meeûs, sede della Comece, la riflessione si articola: “C’è disappunto per il fatto che Parlamento e Commissione non menzionino esplicitamente le Chiese quali attori da coinvolgere nella Conferenza, mentre vengono sì menzionate organizzazioni della società civile e parti sociali”. La Comece, Trattati Ue alla mano, sottolinea che “lo specifico contributo delle Chiese e delle associazioni o comunità religiose, orientate al bene comune, apporterebbe elementi di grande sostanza alle relative discussioni”. (clicca qui)
Forum economico mondiale: Gentiloni, “dopo Brexit, rinnovare la crescita europea”. Merkel, “raggiungere obiettivi Parigi cruciale” per il futuro della terra
“L’Ue è pronta a fare tutto ciò che è in nostro potere per costruire la migliore relazione possibile con il Regno unito, ma molto dipende dalle decisioni della Gran Bretagna”. Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’economia, è intervenuto a Davos in una tavola rotonda su “dopo Brexit, rinnovare la crescita europea”. Per Gentiloni occorre che la Gran Bretagna chiarisca “se vuole largo accesso al mercato unico o meno” e se è disponibile a “trattare su un piano di equità”. Quanto al futuro economico dell’Europa senza Londra, per Gentiloni il “Green Deal dà profilo alla Commissione e sarà volano di crescita e cambiamento”. (clicca qui)
A Davos è intervenuta oggi anche la cancelliera tedesca Angela Merkel. Nel suo discorso ha parlato di lotta ai cambiamenti climatici e di come “raggiungere gli obiettivi di Parigi sia cruciale” per il futuro della terra. Si tratta di “una trasformazione di dimensioni storiche” quella che entro il 2050 il mondo vivrà, per raggiungere la neutralità climatica: tra 30 anni “economia e stili di vita dovranno funzionare in modo nuovo”. Rispetto alla crisi dei migranti, la cancelliera ha sottolineato come “il problema non è stato l’accoglienza delle persone che avevamo di fronte alla porta di casa, ma il non aver visto in tempo quello che sarebbe successo”. E “con la Libia oggi, si rischia una seconda Siria”. (clicca qui)
Sono stati quattro, invece, i “cavalieri” contro cui combattere indicati da Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu. Nell’elenco, al primo posto è la crisi climatica, “guerra che dobbiamo assolutamente vincere, ma che al momento stiamo perdendo”. Poi c’è è “la sfiducia globale” generata dal fatto che crescono le disuguaglianze nel mondo. Il terzo cavaliere è l’“aumento delle tensioni geopolitiche”, rispetto alle quali c’è bisogno di un “nuovo multilateralismo”. Infine bisogna combattere il “lato oscuro della digitalizzazione”. (clicca qui)
Corruzione: Transparency International, l’Italia al 51° posto nel mondo. Ancora molti problemi strutturali irrisolti
L’Indice di percezione della corruzione 2019 (Cpi), pubblicato oggi da Transparency International, vede l’Italia al 51° posto nel mondo con un punteggio di 53 punti su 100, migliore di un punto rispetto all’anno precedente. L’Italia pur segnando un lieve miglioramento, rallenta la sua scalata alla classifica globale della corruzione. “Siamo lieti di vedere un ulteriore miglioramento – ha dichiarato Virginio Carnevali, presidente di Transparency International Italia – ma sinceramente speravamo in qualcosa di più. Il rallentamento è dovuto a diversi problemi che il nostro Paese si trascina da sempre senza riuscire a risolverli”. In particolare, evidenzia una nota di Transparency International, “come dimostrano i recenti fatti di cronaca, da Foggia alle Madonie, da Reggio Calabria a Reggio Emilia, la criminalità organizzata ancora spadroneggia nel nostro Paese, preferendo spesso l’arma della corruzione che oggi ha assunto forme nuove, sempre più difficili da identificare e contrastare efficacemente”. Altra questione rilevante è “la regolamentazione del lobbying e dei conflitti di interesse: da anni sentiamo parlare di leggi che dovrebbero finalmente porre un freno e delle regole a due questioni fondamentali nella lotta alla corruzione, ma ancora il Parlamento tace. Solo tante promesse e audizioni che ancora non si sono trasformate in atti concreti”. (clicca qui)
Svastica su cattedrale Andria: mons. Mansi (vescovo), “ci riempie di dolore che ci siano persone che inneggiano a quell’ideologia. Correre ai ripari unendo le forze”
“Le persone che hanno sfregiato il campanile della nostra bella cattedrale, soprattutto se sono giovani, non possono nemmeno immaginare quanto dolore uomini che vestivano quel simbolo hanno provocato all’umanità, quanta cattiveria hanno sprigionato, quanto male, quanti lutti hanno provocato. Il gesto è comunque segno di un degrado a cui il nostro centro storico è soggetto ormai da tempo, senza che si riesca in alcun modo a mettere argini”. Lo ha affermato il vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi, che, unitamente con i sacerdoti della città di Andria, è intervenuto su quanto è avvenuto ieri sera, quando, con la riproduzione di una svastica, è stato sporcato il torrione medievale del campanile della cattedrale di Andria, segno e simbolo da secoli di cristianità e sentinella a difesa di valori civili umani e spirituali di tutti gli andriesi. “Il solo pensiero che nella nostra città ci siano persone che inneggiano a quella ideologia di vita ci riempie di dolore e di preoccupazione – prosegue mons. Mansi –. Tutti dovremmo aprire di più gli occhi su quanto sta accadendo in mezzo a noi e correre ai ripari, unendo le forze nel costruire e portare avanti con convinzione itinerari educativi e formativi che aiutino i giovani a pensare al futuro in maniera costruttiva e bella, prima che sia troppo tardi”. (clicca qui)