Incontro Cei sul Mediterraneo: card. Bassetti, “alternativa alla pace è il caos incontrollato”, “dire basta a politica fatta sul sangue dei popoli”
“Quanta sofferenza, quanta ingiustizia, quanta indifferenza”. Così il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, ha delineato il “contesto nel quale siamo chiamati a vivere la nostra comune vocazione di Chiese mediterranee”, aprendo l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace” in corso a Bari fino a domenica. “La cultura dell’incontro e della pace nel Mediterraneo non è un buon proposito per ingenui ma l’unica possibilità realistica di benessere e prosperità dei nostri popoli, l’unica via che ne assicura realmente la sopravvivenza”, la tesi di fondo, mutuata dal pensiero di Giorgio La Pira. “È la guerra a essere una tremenda anti-utopia e a essere una tragica farsa sulla pelle dei poveri”, ha ammonito il presidente della Cei, secondo il quale “nella complessità delle relazioni internazionali la competizione fra le diverse potenze, che si riflette negli scenari di guerra locali, non può essere decisa con la forza delle armi, pena la distruzione del pianeta”. “Soprattutto nel contesto mediterraneo, dove convergono le tensioni e le contrapposizioni del mondo intero, l’alternativa alla pace – ha sottolineato – è il rischio di un caos incontrollato, ed è facile riconoscere che se il limite non si è, finora, varcato, lo si deve agli accordi che vengono trovati tra gli attori internazionali, non sempre alla luce del sole, anche quando si è trattato di contrastare le organizzazioni terroristiche e il sedicente stato islamico”. Nel frattempo, “gli scontri militari procurano morte e sofferenze indicibili alle popolazioni inermi e la comunità internazionale e le organizzazioni sovranazionali gestiscono a fatica le crisi umanitarie che ne derivano, tollerando spesso violazioni ai diritti umani”. “Dobbiamo dire basta a questa politica fatta sul sangue dei popoli!”, il grido d’allarme del porporato. (clicca qui)
Papa Francesco: udienza, “la terra da ereditare con la mitezza è la pace ritrovata con un fratello”
“Il mite è colui che ‘eredita’ il più sublime dei territori. Non è un codardo, un ‘fiacco’ che si trova una morale di ripiego per restare fuori dai problemi. Tutt’altro! È una persona che ha ricevuto un’eredità e non la vuole disperdere”. Lo ha detto Papa Francesco stamani nella sua catechesi, durante l’udienza generale, dedicata alla terza delle otto beatitudini del Vangelo di Matteo: “Beati i miti perché avranno in eredità la terra” (Mt 5,5). “Il mite non è un accomodante ma è il discepolo di Cristo che ha imparato a difendere ben altra terra – ha aggiunto -. Lui difende la sua pace, difende il suo rapporto con Dio e i suoi doni, custodendo la misericordia, la fraternità, la fiducia, la speranza”. Riflettendo sul fatto che “le persone miti sono misericordiose”, Francesco ha fatto riferimento al “peccato dell’ira”, ponendo alcune domande. “Quante cose abbiamo distrutto con l’ira? Quante cose abbiamo perso?”. “Un momento di collera può distruggere tante cose – ha continuato -; si perde il controllo e non si valuta ciò che veramente è importante, e si può rovinare il rapporto con un fratello, talvolta senza rimedio”. Osservando che “per l’ira tanti fratelli non si parlano più, si allontanano l’uno dall’altro”, il Papa ha evidenziato parlando a braccio che “la mitezza raduna, l’ira separa”. “La mitezza è capace di vincere il cuore, salvare le amicizie e tanto altro, perché le persone si adirano ma poi si calmano, ci ripensano e tornano sui loro passi, e si può ricostruire”. (clicca qui)
Commissione Ue: lanciata nuova strategia su futuro digitale. Von der Leyen, “intelligenza artificiale deve servire le persone”
(Bruxelles) “L’intelligenza artificiale è un’opportunità enorme per l’Europa, abbiamo molto ma vogliamo liberare il suo potenziale; vogliamo l’innovazione, vogliamo incoraggiare imprese e ricerca a svilupparla e i nostri cittadini ad aver fiducia nell’usarla”. Parla Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che oggi ha lanciato un secondo grande piano d’azione, dopo il Green Deal europeo: “Come disegnare il futuro digitale dell’Europa” è il nome dato al pacchetto che comprende una serie di elementi diversi. Von der Leyen, di fronte ai giornalisti, ha spiegato i benefici dell’intelligenza artificiale nel migliorare le nostre vite nella quotidianità, nel suo essere “chiave per raggiungere la neutralità climatica”, e come l’Ue sia in posizione guida in questo settore dal momento che in Europa “avviene il 25% della produzione di robot industriali”. Ma il settore “evolve velocemente” e quindi la Commissione vuole dare una “spinta” all’IA Europa, attraendo “oltre 20 miliardi di euro all’anno per il prossimo decennio”. Un punto chiave sono i dati: servono spazi dove “archiviare e condividere dati”, per la ricerca, i governi, le imprese. Occorre creare “una infrastruttura di spazi e cloud dati” per l’Ue e servono investimenti tra i 4 e i 6 miliardi di euro. Il valore oggi dell’economia dei dati “è pari al 2,4% del Pil e triplicherà nel giro di 5 anni”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: gli italiani dalla Diamond Princess rientreranno nella notte tra giovedì e venerdì. Allo Spallanzani “in ottime condizioni” i due giovani ricoverarti
È partito alle 19 il Boeing dell’Aeronautica militare, diretto in Giappone, che riporterà i nostri connazionali che si trovano a bordo della Diamond Princess. In Giappone si trovano già il personale medico e i materiali necessari ai controlli sanitari per il test del Coronavirus a cui, nelle prossime ore, saranno sottoposti i viaggiatori che intendono tornare in Italia. “Ai connazionali che risulteranno positivi agli accertamenti sanitari, sarà comunque garantita la massima assistenza da parte dell’Unità di crisi della Farnesina e dell’Ambasciata italiana in Giappone, in attesa del loro rientro in Italia nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza necessarie”, ha spiegato la Protezione civile, aggiungendo che “i nostri connazionali, al rientro in Italia previsto nella notte tra giovedì e venerdì, saranno sottoposti, così come indicato dal ministero della Salute, a un periodo di quarantena di quattordici giorni. Le strutture militari di Pratica di Mare e del centro sportivo della Cecchignola, a Roma, garantiranno l’ospitalità e l’assistenza necessaria”. (clicca qui)
Intanto “la coppia di cittadini cinesi casi confermati di Covid-19 continua a essere ricoverata nella terapia intensiva” dell’Istituto “Lazzaro Spallanzani” di Roma. “Le loro condizioni si confermano in miglioramento, in particolar modo il maschio”, si legge nel bollettino medico diffuso a fine mattinata: “I due giovani italiani attualmente ricoverati sono entrambi in ottime condizioni di salute e di umore”. (clicca qui)
Infanzia: Oms-Unicef-Lancet, “in 40 anni il numero di bambini e adolescenti obesi è aumentato di 11 volte”
“Il numero di bambini e adolescenti obesi è aumentato dagli 11 milioni del 1975 ai 124 milioni del 2016 – un aumento di 11 volte, con costi individuali e per la società terribili”. È uno dei dati più allarmanti che emergono dal rapporto “A Future for the World’s Children? (Un futuro per i bambini del mondo?)” redatto da una commissione di oltre 40 esperti nominata da Oms, Unicef e dalla rivista Lancet e diffuso oggi. “Il rapporto – spiega una nota – evidenzia la chiara minaccia che il marketing dannoso rappresenta per i bambini. I dati suggeriscono che in alcuni Paesi i bambini vedono ben 30.000 annunci pubblicitari solo in televisione in un anno, mentre l’esposizione dei giovani alla pubblicità delle sigarette elettroniche è aumentata di oltre il 250% negli Stati Uniti in due anni, raggiungendo più di 24 milioni di giovani”. Il rapporto mette in evidenza come salute, futuro e ambiente in cui vivono i bambini siano minacciati da degrado ecologico, cambiamenti climatici e pratiche abusive di marketing che spingono i bambini verso i fast food, le bevande zuccherate, l’alcol e il tabacco. “L’Europa offre la ‘migliore casa al mondo’ per i primi anni di un bambino nato oggi – ma fallisce quando si tratta di dargli un futuro sostenibile”: “Otto tra i primi dieci Paesi nell’indice che misura la sopravvivenza e il benessere sono Paesi europei, con 16 Paesi nella top 20. Australia, Singapore, Corea del Sud e Giappone sono gli altri quattro Paesi nei primi 20”. “L’Italia si colloca 26ª su 180 Paesi per quanto concerne l’indice di sopravvivenza e del benessere dei bambini, mentre è solo 134ª per quanto concerne la sostenibilità, con 5,99 tonnellate di CO2 pro-capite: emette il 121% di CO2 pro-capite in più rispetto all’obiettivo del 2030”, ha dichiarato il presidente dell’Unicef Italia, Francesco Samengo (clicca qui)
Arresto fratello vedova Schifani: Sabella (magistrato), “su altri familiari di vittime della mafia già in passato erano emersi rapporti poco chiari con esponenti della criminalità”
“Su altri familiari di vittime della mafia, già ai miei tempi, erano emersi rapporti poco chiari con esponenti della criminalità organizzata”. Lo rivela al Sir il magistrato Alfonso Sabella, che è stato sostituto procuratore del pool antimafia di Palermo di Gian Carlo Caselli, commentando l’arrestato per associazione mafiosa del fratello di Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, agente della scorta di Falcone. “Rosaria Schifani è un simbolo della lotta contro la mafia. Le sue parole resteranno indelebili nei nostri cuori, nella nostra mente e nella nostra anima. Vedere che il suo nome e quel messaggio fortissimo vengano sporcati da una vicenda che riguarda uno strettissimo congiunto di quella straordinaria donna lascia tanta amarezza”. Restano nella memoria collettiva le parole della donna pronunciate nel giorno del funerale del marito e delle altre vittime della strage di Capaci (“Io vi perdono, ma voi dovete inginocchiarvi”). “Purtroppo Palermo continua a essere una città paludosa, dove non tutto è come sembra – aggiunge il magistrato -. Dispiace per una persona perbene che ha sofferto così tanto a causa delle mafie. È chiaro che eventuali responsabilità reali sono ancora tutte da dimostrare, perché siamo nelle fasi preliminari. Ma il dato di fatto è che emerge un contesto melmoso che ha caratterizzato sempre Palermo, dove non è mai chiaro dove stia il bene e dove stia il male, dove non ci sono precise scelte di campo”. (clicca qui)
Televisione: Rai Uno, arriva il primo film del “Commissario Montalbano” senza Camilleri e Sironi
“Salvo amato, Livia mia” è il titolo del primo film tv della serie “Il Commissario Montalbano”, prodotto dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, che viene presentato senza lo scrittore Andrea Camilleri e il regista Alberto Sironi, scomparsi entrambi nell’estate del 2019. È stato svelato questa mattina, 19 febbraio, nella sede Rai di viale Mazzini a Roma in vista della messa in onda televisiva il prossimo 9 marzo su Rai Uno, ma soprattutto in occasione dell’imminente uscita nei cinema italiani dal 24 al 26 febbraio. La conferenza stampa si è aperta, un po’ tra sorrisi e commozione, con la testimonianza in video di Andrea Camilleri raccolta a suo tempo dal giornalista del Tg1 Vincenzo Mollica. Lo scrittore siciliano ha ricordato il perché del successo del suo “Commissario”: “La gente si identifica in lui probabilmente perché rappresenta l’italiano medio, che sa muoversi bene nella società odierna. Montalbano conserva una certa lealtà di fondo, sempre, una lealtà che emerge tanto nel lavoro quanto nei rapporti personali… E poi è continuamente alla ricerca della verità”. “Era stato Andrea Camilleri – ha rimarcato con emozione il produttore Carlo Degli Esposti – a confidarmi una volta che avrebbe tanto voluto vedere Montalbano sul grande schermo. Abbiamo attraversato un’estate difficile, quella del 2019, quando sono venuti a mancare sia Andrea sia un altro storico collega e amico, il regista della serie Alberto Sironi. Confesso che sento un vuoto, una chiara assenza… Mi mancano quei momenti di confronto settimanale. Ringrazio in particolare Luca Zingaretti per essersi messo in gioco anche come regista dei nuovi episodi, completando così il lavoro di Sironi”. (clicca qui)