Ue: univeristà in rete per promuovere “Spiritualità ed etica” nel lavoro degli assistenti sociali Analizzare, approfondire, innovare i concetti di spiritualità e di etica sociale, per rendere più consapevole il lavoro degli assistenti sociali. Questi gli obiettivi fondamentali del progetto internazionale e interdisciplinare “Spiritualità ed etica sociale nel lavoro sociale”, promosso da differenti università appartenenti ai Paesi dell’Ue nell’ambito dei progetti strategici Erasmus+. Il progetto, di durata biennale e consorziato tra le università della Boemia del Sud (Rep. Ceca), Albert-Ludwigs di Friburgo (Germania), Cattolica di Murcia (Spagna), Gál Ferenc di Szeged (Ungheria) e il Clare Youth Centre di Ennis (Irlanda) presenta due linee principali di azione. La prima, teorica, intende approfondire, innovare e attualizzare i concetti propri della spiritualità e dell’etica sociale a partire dalla complessità delle azioni umane. Un’azione che verrà compiuta partendo da una prospettiva cattolica, rispettando e promuovendo l’interconfessionalità religiosa e la laicità espressi dai rispettivi Stati membri dell’Ue. “Questo consentirà di comprendere le relazioni sia delle popolazioni dell’Unione sia di chi, a seguito di migrazioni, vive la nuova realtà europea – informa una nota –. Per questo, i risultati del progetto sono indirizzati soprattutto agli assistenti sociali e a quanti operano socialmente con i principi spirituali ed etico-sociali”. La seconda linea di azione, pratica, intende riportare i risultati teorici a livello istituzionale e nella società civile. I partecipanti al progetto redigeranno e pubblicheranno un manuale multilingue didattico-educativo a uso in particolare degli assistenti sociali. Si prevede anche di istituire un corso di laurea internazionale e un corso di dottorato, per mezzo dei quali i futuri assistenti sociali e, in generale, gli studenti siano guidati lungo il loro percorso di formazione.Filippo Passantino