Coronavirus Covid-19: Parlamento Ue, fondi comunitari per territori, imprese, agricoltori, indigenti. Ora serve l’ok dei governi Nella sessione plenaria di oggi, il Parlamento europeo, riunito in videoconferenza e con voto da remoto, ha approvato con procedura d'urgenza il pacchetto "Iniziativa d’investimento in risposta al coronavirus Plus" (Crii+), proposto dalla Commissione europea il 2 aprile scorso. Il pacchetto prevede anzitutto flessibilità massima nell’uso dei fondi. Le misure adottate “consentiranno agli Stati membri di trasferire risorse tra i tre principali fondi di coesione (il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo e il Fondo di coesione), tra le diverse categorie di regioni e tra le aree prioritarie specifiche dei fondi”, secondo una nota esplicativa. “In via eccezionale, sarà possibile finanziare pienamente i programmi della politica di coesione relativi a Covid-19 attraverso il 100% dei finanziamenti dell'Ue a partire dal 1° luglio 2020 e fino al 30 giugno 2021”. Le nuove norme consentiranno inoltre agli agricoltori di beneficiare di prestiti o garanzie a condizioni favorevoli per coprire i costi operativi fino a 200mila euro. La proposta è stata adottata con 689 voti favorevoli, 6 contrari e un’astensione. Secondo punto: via libera alle misure specifiche per mitigare l'impatto dell'epidemia nel settore della pesca e dell'acquacoltura. Le misure comprendono il sostegno ai pescatori che devono temporaneamente cessare l'attività. La proposta cosi modificata è stata adottata con 671 sì, 10 contrari e 15 astensioni. Terzo: misure specifiche per garantire il funzionamento del Fondo europeo di aiuto agli indigenti. Le misure comprendono “la possibilità di finanziare la fornitura di dispositivi di protezione per i lavoratori e i volontari, il cofinanziamento temporaneo al 100% del bilancio dell'Ue e misure più leggere di rendicontazione e di audit durante la crisi sanitaria”. A seguito di un accordo informale con il Consiglio, i deputati hanno approvato modifiche “che consentono di erogare gli aiuti con nuovi metodi, ad esempio tramite voucher elettronici o cartacei, per garantire la sicurezza di tutti coloro che sono coinvolti nelle operazioni e per raggiungere i più vulnerabili ed esclusi”. Le misure approvate mirano a garantire che gli aiuti alimentari e l'assistenza materiale di base raggiungano le persone più vulnerabili. La proposta cosi modificata è stata adottata con 686 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astensioni. Ora la parola passa agli Stati: infatti il Consiglio deve approvare formalmente la posizione del Parlamento. Le misure adottate entreranno in vigore una volta pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, il che avverrà nei prossimi giorni.Gianni Borsa