Coronavirus Covid-19: Sos Impresa, "le mafie si preparano a mettere le mani sulle aziende "È indispensabile aiutare le imprese sane a non finire inesorabilmente nella rete della criminalità che è già pronta a investire. Ci risulta lo stia già facendo, immettendo nel mercato ingenti disponibilità finanziarie per controllare tramite l’usura, e poi acquisire di fatto e legalmente, interi comparti economici e produttivi". A lanciare l’allarme è "Sos Impresa – Rete per la Legalità", in un documento in cui illustra e le proposte operative a sostegno delle Pmi e delle famiglie a rischio usura in questo particolare momento di emergenza sanitaria, economica e sociale. "I soldi di cui dispongono le consorterie mafiose in tutta Italia – si legge nel documento - rischiano di arrivare prima dello Stato e rendere, oltre che tardivo e inutile, addirittura dannoso un successivo intervento pubblico a sostegno di queste imprese nel frattempo diventate imprese mafiose o pesantemente infiltrate dalle organizzazioni mafiose". È, quindi,"indispensabile e urgentissimo intervenire con forza a sostenere le imprese a rischio anche attraverso adeguate immissioni di liquidità e alleggerimenti tributari e normativi tali da respingere le sirene criminali che ti offrono oggi il minimo per prendersi poi tutto. Al sistema economico più sano e produttivo del Paese è ben chiaro il rischio che corre aderendo alle lusinghe delle mafie, ma deve essere messo in condizione di respingerle". Accanto all’intervento nei confronti delle piccole e medie imprese, "appare urgente intervenire anche a favore delle famiglie, anche quelle che finora si sono sostenute con l’economia irregolare e precaria, che gli ha garantito il minimo della sussistenza quotidiana e che oggi non hanno più la possibilità di realizzare". Tra le proposte operative avanzate dalle associazioni antiracket e antiusura aderenti a “Sos Impresa - Rete per la Legalità”, ci sono interventi “semplici, leggeri e soprattutto velocissimi a favore delle imprese più esposte ai già menzionati rischi: la sospensione dalla segnalazione in centrale rischi per le Pmi fino al 31 dicembre 2020, la sospensione Durc e l’erogazione contributi anche a imprese con Durc non in regola fino al 31 dicembre 2021, la liquidazione immediata dei crediti tributari sia a livello nazionale che locale. Possibile intervenire subito anche nel settore del credito alle famiglie, attraverso i fondi di rotazione destinati alla solidarietà antiracket e antiusura".Gigliola Alfaro