Stragi naziste: domenica il card. Zuppi a Monte Sole celebrerà la messa al termine del pellegrinaggio diocesano nell’80º degli eccidi Domenica 15 settembre alle 8.30 da piazza della Libertà a Vado (Monzuno) partirà un pellegrinaggio a piedi nei luoghi delle stragi naziste con arrivo alle 16.30 a San Martino di Caprara. L’iniziativa è proposta da Pax Christi Bologna. Alle 15.30 al cimitero di Casaglia mons. Stefano Ottani, vicario generale per la Sinodalità dell’arcidiocesi di Bologna, guiderà un momento di preghiera e deporrà un omaggio floreale sulla tomba di mons. Luciano Gherardi, autore de “Le querce di Monte Sole” e suo predecessore come parroco dei Santi Bartolomeo e Gaetano, nel 25° anniversario della morte. Alla cerimonia saranno presenti anche i Fratelli e le Sorelle del Piccola Famiglia dell’Annunziata e alcuni membri di Pax Christi. Alle 17 nei ruderi della chiesa di San Martino di Caprara a Monte Sole il cardinale arcivescovo Matteo Maria Zuppi presiederà la celebrazione eucaristica a conclusione del pellegrinaggio diocesano nell’80º anniversario degli eccidi e al termine guiderà la processione al vicino cimitero di Caprara, luogo del martirio del beato Giovanni Fornasini, dove impartirà la benedizione. Il pellegrinaggio inaugura le celebrazioni dell’anniversario che proseguiranno nei prossimi mesi. Alle 19, poi, alla Fondazione Scuola di pace di Monte Sole a Marzabotto (via San Martino, 25) il porporato interverrà alla presentazione della biografia di Antonietta Benni, superstite dell’eccidio, dal titolo “La mia casa è qui” (Zikkaron Editore). “In questi anni i testimoni e le testimoni superstiti – afferma don Angelo Baldassarri, vicario episcopale per il Settore Comunione dell’arcidiocesi – ci hanno aiutato a ripercorrere i fatti di Monte Sole come vie per prendere coscienza di quanto male sia capace l’uomo, per spronarci a volere un mondo diverso, a vivere nonostante tutto. Ora queste memorie sono affidate a noi per pensare ed agire la pace. Per questo è importante andare insieme a Monte Sole, guidati dall’arcivescovo, perché in quei luoghi possiamo trovare la luce, la fonte di conversione profonda e l’ispirazione per essere comunità cristiana oggi”.Alberto Baviera