Università Cattolica: card. Zuppi, “i giovani devono sognare, sperare e coltivare la passione” “L'università non è solo un luogo dove apprendere dei contenuti, ma anche dove si aiuta i giovani a comprendere la dimensione del ‘noi’”: lo ha affermato il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, durante il dialogo con Elena Beccalli, rettore dell’Università Cattolica, a conclusione delle quattro giornate del seminario “Generatori di speranza. In cammino con i giovani nella luce del Giubileo” (9-12 settembre) rivolto ai docenti di teologia e gli assistenti pastorali dell’ateneo. Nel suo intervento il card. Zuppi ha sottolineato come sia importante che i giovani sognino e sperino: “A volte si pensa che essere generatori di speranza significhi dare sicurezze. Queste sicurezze vanno bene, ma si deve sognare, sperare e trasmettere la passione”. Se ciò non accade, si verifica le cosiddette “immigrazioni dei cervelli”. Quindi, ha spiegato, “i giovani, al termine del loro ciclo di studi, decidono di lasciare l’Italia e andare a lavorare all’estero, dove i salari sono più elevati e dove trovano anche degli stimoli per coltivare la loro passione”. Rispondendo a una domanda di Alessandro Zaccuri, moderatore del dialogo, sulle indicazioni e sugli stimoli contenuti nella bolla di indizione del Giubileo, il card. Zuppi ha spiegato come “il Giubileo, evento pubblico che incide anche sulla vita sociale, sia tempo di cambiamento vero, comprensione, aiuto e allo stesso tempo anche di alimentazione delle passioni”.Francesca Rossetti