Papa in Indonesia: messa allo stadio di Giacarta, "la Parola, senza viverla, ci fa diventare come pappagalli", "la mediocrità piace al diavolo" "La Parola, senza viverla, ci fa diventare come pappagalli". Lo ha detto, a braccio, il Papa, nell’omelia della messa presieduta allo stadio di Giacarta. "La mediocrità piace al diavolo, perché entra dentro e ci rovina", l'altra aggiunta fuori testo. “La Parola del Signore non può restare una bella idea astratta o suscitare soltanto l’emozione di un momento", il monito: "Ci chiede di cambiare il nostro sguardo, di lasciarci trasformare il cuore a immagine di quello di Cristo; ci chiama a gettare con coraggio le reti del Vangelo in mezzo al mare del mondo, correndo il rischio di vivere l’amore che lui ci ha insegnato e ha vissuto per primo”. “Anche a noi il Signore, con la forza bruciante della sua Parola, chiede di prendere il largo, di staccarci dalle rive stagnanti delle cattive abitudini, delle paure e delle mediocrità, per osare una nuova vita”, l'invito: “Dinanzi ai tanti compiti della nostra vita quotidiana; davanti alla chiamata, che tutti avvertiamo, a costruire una società più giusta, ad andare avanti sulla via della pace e del dialogo – che qui in Indonesia già da tempo è stata tracciata –, possiamo sentirci a volte inadeguati, sentire il peso di tanto impegno che non sempre porta i frutti sperati oppure dei nostri errori che sembrano arrestare il cammino”, ha ammesso Francesco: “Ma con la stessa umiltà e la stessa fede di Pietro, anche a noi è chiesto di non restare prigionieri dei nostri fallimenti e, invece di rimanere con lo sguardo fisso sulle nostre reti vuote, di guardare a Gesù e fidarci di lui. Sempre possiamo rischiare di prendere il largo e gettare nuovamente le reti, anche quando abbiamo attraversato la notte del fallimento, il tempo della delusione in cui non abbiamo preso nulla”. "Adesso farò un piccolo silenzio, e ognuno pensi ai propri fallimenti", l'esortazione ai presenti ancora a braccio.M.Michela Nicolais