Persone scomparse: Valastro (Cri), “Croce rossa da 150 anni al fianco di chi perde le tracce dei propri cari” “Nel 2023 il Comitato internazionale della Croce rossa e Mezzaluna rossa ha registrato 40.000 richieste di rintracciamento da parte di persone alla ricerca di cari scomparsi, la cifra più alta degli ultimi 20 anni”. Lo si legge in un comunicato della Croce rossa per la Giornata mondiale delle persone scomparse. “Conflitti armati, violenze, disastri naturali, migrazioni sono eventi che colpiscono intere comunità causando spesso la morte di persone innocenti. Ma peggio della morte, che almeno consegna ai familiari un luogo in cui piangere un loro caro, è la scomparsa nel nulla. Peggio della morte è non sapere se rassegnarsi ad essa in assenza di notizie su chi si è amato. Perché dietro ad ogni persona della quale si sono perse le tracce c’è quasi sempre una famiglia che deve convivere con un’assenza indefinita, alla quale spesso seguono difficoltà economiche, stigma sociale, disgregazione del tessuto familiare”. Di questi drammi umani si fa carico da più di 150 anni la Central Tracing Agency del Comitato internazionale della Croce rossa e Mezzaluna rossa, “che oltre ad aiutare le persone separate dai loro cari in tempi di conflitto, coordina gli sforzi globali del movimento internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa collaborando con le 191 Società nazionali che formano la rete Restoring Family Links”. Del coordinamento fa parte anche la Croce rossa italiana. “Oggi, 30 agosto, nella Giornata mondiale delle persone scomparse e di tutte le vittime delle sparizioni forzate, vogliamo richiamare l’attenzione sul destino di coloro che sono scomparsi senza mai tornare a casa e sulle famiglie che sopportano, anche per lunghi anni, un dolore e un’incertezza insostenibili. La Croce rossa, in tutto il mondo, è quotidianamente al fianco di chi soffre, per portare l’umanità anche dove sembra essersi persa: nelle conseguenze di una guerra, lungo una rotta migratoria, in quel che resta dopo un disastro naturale. Riunire una famiglia, riportare a casa un genitore, un figlio, un fratello, un amico, aiuta a ricostruire le trame familiari e comunitarie; fare luce sul destino di un caro scomparso e avere un luogo in cui piangerlo è un atto che restituisce dignità a chi non è mai tornato e a chi gli sopravvive”, dichiara il presidente nazionale della Croce rossa italiana, Rosario Valastro.Gianni Borsa