Nicaragua: gratitudine e speranza dagli esuli dopo le parole del Papa all’Angelus Dal Nicaragua, numerose sono le voci di gratitudine e apprezzamento per le parole pronunciate ieri da Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus di incoraggiamento e preghiera per il Nicaragua. Padre Erick Díaz, della diocesi di Matagalpa, a cui il regime di Ortega ha tolto la nazionalità nicaraguense nel febbraio 2023, sottolinea attraverso il sito indipendente Despacho 505 che quello di Francesco “è un messaggio di speranza come quello che la Chiesa predica sempre, che, di fronte alle notti buie, Gesù è sempre la speranza. Cioè, tutto passa, l'unica cosa eterna è Gesù e, anche se oggi tutto è grigio, la speranza è ciò che sostiene e la speranza è Gesù stesso”. Per l’avvocata e attivista Martha Patricia Molina, “Papa Francesco è un uomo che si tiene informato e, se ha fatto una dichiarazione sulla prova che stiamo vivendo noi nicaraguensi, è perché siamo presenti nelle sue preghiere e nelle sue varie interlocuzioni”. “La speranza è avere i piedi per terra e gli occhi verso il cielo. Le nostre azioni sono fondamentali e, ancora di più, vedere noi stessi come capaci di superare la notte buia”, scrive sui propri profili social Lesther Alemán, già leader studentesco ed esiliato politico.Bruno Desidera