Scoutismo: Mattarella all’Agesci, “la nostra società deve molto al movimento”. “Opporci alla guerra ponendoci come costruttori di fraternità e speranza” “L’ombra terribile delle guerre provoca allarme e tristezza, ma possiamo opporci a esse ponendoci come costruttori di fraternità e speranza, fin dal nostro agire quotidiano. È una sfida che non può che basarsi su un rinnovato protagonismo dei giovani, sulla capacità di fare propri valori autentici nel desiderio di migliorare se stessi e il mondo circostante”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato ai presidenti del Comitato nazionale Associazione guide e scouts cattolici italiani, Roberta Vincini e Francesco Scoppola, in occasione del 50° anniversario della nascita dell’Agesci. Nel “rivolgere il saluto più cordiale ai capi scout giunti a Verona per condividere esperienze e riflessioni in occasione del 50° anniversario della nascita dell’Agesci”, il Capo dello Stato sottolinea che “si tratta di una tappa importante nella storia dello scoutismo italiano”. “La nostra società – il tributo di Mattarella – deve molto al movimento, per il costante impegno educativo verso giovani e giovanissimi, per il vissuto di solidarietà, per l’esperienza di libertà di cui è espressione, per la sensibilità testimoniata e fatta crescere nei confronti della madre Terra”. “Generazioni di felicità”, prosegue il presidente, “è il tema che avete scelto per proporre una visione che sappia vincere la sfiducia, combattere l’indifferenza, per legare ancor di più la crescita personale all’amicizia, alla pace, al futuro della comunità”. “Avete offerto un contributo significativo ai valori essenziali della comunità nazionale raccolti nella nostra Costituzione, a partire da quelli della partecipazione e della coesione: meritano impegno in questo tempo di cambiamento”, le parole conclusive di Mattarella.Alberto Baviera