Diocesi: mons. Renna (Catania), per 898° anniversario della traslazione delle reliquie di sant’Agata, “ogni festa e devozione deve portare frutto di bene” “Gioisca il mio cuore nella tua salvezza, e canti al Signore che mi ha beneficato” (Sal 12,6). “Sono parole di gratitudine al Signore quelle che elevo con voi in questo giorno santo, perché per intercessione di Maria Santissima, della nostra patrona sant’Agata, del beato cardinale Dusmet, sono ancora in vita dopo l’infarto che mi ha colpito nelle prime ore di domenica 11 agosto”. È il messaggio che mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania, ha indirizzato alla diocesi siciliana sabato scorso e letto dal vicario generale, mons. Vincenzo Branchina, prima dell'inizio della messa per l'898° anniversario della traslazione delle reliquie di sant'Agata. “Il Signore mi dona ancora vita e tempo – ha affermato Renna – per servire questa cara arcidiocesi di Catania, alla quale, una volta ristabilito, continuerò a dare cuore, mente, energie, sebbene con prudenza, per evitare ulteriori problemi di salute”. “Vi abbraccio tutti”, prosegue il presule nel messaggio, “e sento che in questo momento di prova ho imparato due cose: dire al Signore ‘Sia fatta la tua volontà’, con quell’abbandono che sant’Agata ci insegna nel suo martirio; considerare quanto siano preziosi i sentimenti di fede, di pazienza, di speranza di chi è debole e malato. I malati di ogni tipo sono le persone che più ci insegnano queste virtù”. Infine: “Ora è tempo di attesa, di seminare speranza, di rendersi saldi nella volontà di Dio. Sant’Agata ci è vicina con la preghiera e l’esempio. Ricordatevi che ogni festa, ogni atto di devozione a sant’Agata deve portare frutto di bene nella nostra vita, per la città e per il mondo”.Gianni Borsa