Diocesi: Senigallia, stasera all’arena cinematografica "Gabbiano" la testimonianza di Denis Mukwege e la proiezione del film "Il sogno di Samira" Oggi, venerdì 9 agosto, a Senigallia, all’arena cinematografica "Gabbiano", dalle 20.30 sarà presente Denis Mukwege, premio Nobel per la pace 2018. Nella stessa occasione sarà proiettato il film "Il sogno di Samira", alla presenza del regista Nino Tropiano (biglietto a 3,50 euro). La serata è stata promossa dal cinema "Gabbiano" con la collaborazione della diocesi di Senigallia e della Caritas diocesana. Hanno aderito all'iniziativa le cooperative sociali Polo9 e Casa della Gioventù, FreeWoman, Dalla parte delle donne, Medici senza frontiere, Amnesty international, Gris Marche, Centro italiano femminile, Caritas Marche, Cnca, Scuola di pace ‘Buccelletti’ di Senigallia, Centro missionario diocesano di Senigallia. Prima di raggiungere Senigallia, Mukwege sarà ricevuto in Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Una vita, la sua, da conoscere, una testimonianza da ascoltare. Denis Mukwege - medico congolese specializzato in ginecologia e ostetricia, nato a Bukavu nel 1955 - dedica da anni la sua vita all’assistenza delle donne in Congo. Con questo scopo ha creato una struttura, il Panzi Hospital di Bukavu, per curare e soccorrere le vittime dello “stupro come arma di guerra”, nonostante le minacce subite dai gruppi armati del Paese. Fu nel 1998, durante la guerra in Congo, che Mukwege iniziò la costruzione dell’ospedale per le donne vittime di violenza. Oggi è il maggiore esperto mondiale della ricostruzione interna dell’apparato genitale femminile dopo uno stupro e con il suo team ha operato più di 50mila donne. Il coraggio di questo straordinario chirurgo permette ogni giorno alle vittime di iniziare una nuova vita. Ha costruito una struttura sicura dove le pazienti - e i loro figli - trovano rifugio e dove imparano il cucito, la tessitura e altri lavori per diventare autosufficienti e ricominciare a vivere. Per il suo impegno e il suo coraggio Denis Mukwege ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel 2008, il Premio Sacharov per la libertà di pensiero nel 2014 (assegnato ogni anno dal Parlamento europeo per quanti operano nella difesa dei diritti dell’uomo) e nel 2018 il Premio Nobel per la pace, insieme alla irachena Nadia Murad, della perseguitata etnia yazida.Gigliola Alfaro