Azzardo: Asl Roma 3, una nuova campagna social per il progetto "Quando il gioco non è più un gioco" La Asl Roma 3 rilancia anche in estate "Quando il gioco non è più un gioco", il progetto di prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo con una nuova campagna social. Ad occuparsi dell’iniziativa la Uoc Salute Dipendenze dell’azienda sanitaria romana, che offre servizi e prestazioni nelle sedi di Via Vaiano 53 a Roma, di Via Tagaste 2/4 ad Ostia e di via delle Ombrine 9 a Fiumicino. “La strada da percorrere quando ci si trova di fronte a quella che negli ultimi anni è diventata una vera e propria dipendenza, con un abbassamento dell’età in cui ci si avvicina al gioco d’azzardo e con il facile accesso al gioco on line, è oggi più insidiosa. La nostra Asl, in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e dell’Istituto superiore di sanità, anche grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Lazio, si è attivata, negli ultimi anni, per offrire aiuto. La pandemia ha rallentato inevitabilmente il nostro intervento, ma adesso e soprattutto nel corso della stagione estiva, che spesso lascia soli a casa proprio gli anziani, tra le prime vittime del gioco d’azzardo, è assolutamente necessario far sapere che in caso di bisogno siamo a disposizione. Sono infatti tre le sedi dove è possibile trovare personale altamente qualificato in grado di garantire il supporto necessario con approcci multidisciplinari, personalizzati, adatti all’età e alle problematiche del paziente”, spiega Francesca Milito, direttore generale della Asl Roma 3. “Non un vero e proprio allarme, ma di certo tra noi clinici è forte la preoccupazione. Il gioco non è più un gioco e veste i panni di una vera e propria malattia. In generale per tutte le dipendenze, e quindi anche per la dipendenza da gioco d’azzardo, il primo passo da compiere è chiedere aiuto, senza cercare di smettere autonomamente. L’auto-aiuto quasi mai permette di uscire dal problema. Il passaggio successivo è superare lo stigma. Purtroppo, vergogna e imbarazzo frenano l’accesso al servizio di cura. La conseguenza è che sono ancora davvero poche le persone che si rivolgono a un centro come il nostro, in una sottostima generale della portata del problema. I dati del 2023 relativi ai residenti sul territorio di competenza della Asl Roma 3 indicano quasi 1.355 pazienti totali, suddivisi per dipendenza da sostanze stupefacenti, alcol, altre dipendenze. Il numero relativo agli utenti per il gioco d’azzardo è davvero esiguo: solo 68 persone (più della metà vive a Ostia) a fronte di un fenomeno il cui volume è lievitato dopo la pandemia con un aumento che raggiunge anche il 60%", dice Alessandro Gisondi, coordinatore progetto Dga per l’Area romana della Asl Roma 3. Tutte le informazioni sui servizi della Asl Roma 3 sono disponibili sul sito e sui social aziendali. È possibile anche scrivere una mail a gioco.azzardo@aslroma.3.it.Gigliola Alfaro