Sudan: portata in salvo la comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice, bloccate da un anno e quattro mesi sotto i bombardamenti Proprio nel giorno dell’anniversario della fondazione dell’Istituto, le Figlie di Maria Ausiliatrice comunicano con gioia l’evacuazione delle suore e della comunità Maria Ausiliatrice di Dar Mariam, della Aes-Visitatoria Maria Ausiliatrice, bloccate da un anno e quattro mesi a Khartoum, in un’area sotto il controllo delle Saf-Forze armate sudanesi, rapidamente però circondata dalle Rsf-Forze di supporto rapido dall’aprile 2023. Il gruppo è stato portato in salvo dalle forze armate del Sudan ieri ed è composto da cinque Figlie di Maria Ausiliatrice, da un sacerdote salesiano di Don Bosco e da venti cittadini sud-sudanesi. Già nel dicembre 2023 il Comitato internazionale della Croce rossa aveva tentato l’evacuazione, dovendo rinunciare dopo essere stato colpito da colpi di arma da fuoco. Durante questi mesi la casa della comunità Fma a Khartoum, inserita in un complesso educativo che comprende una scuola dell’infanzia e una scuola elementare, è stata bombardata due volte ma è riuscita comunque ad ospitare decine di persone della zona, musulmani e cristiani, in cerca di un rifugio dal conflitto, ed il pozzo della scuola ha fornito l’acqua necessaria, mentre i soldati del vicino Corpo armato del Sudan si sono presi cura del gruppo quando necessario e possibile, con cure mediche, cibo e fornitura di energia solare. “Le Figlie di Maria Ausiliatrice esprimono la loro gratitudine alle Forze armate del Sudan per il successo dell’evacuazione. L’Istituto ringrazia anche la Comunità di Sant’Egidio per l’impegno prodigato nel risolvere la situazione e tutti coloro che hanno sostenuto in diversi modi le suore e la comunità di Dar Mariam durante questi mesi difficili”, si legge nella nota diffusa che si conclude con una preghiera di intercessione: “Maria Ausiliatrice continui a proteggere e a portare conforto a quanti si trovano in questo e in altri conflitti e a intercedere per la pace, attraverso la preghiera di tanti”. Marco Calvarese