Bracciante morto a Latina: Acli Bologna, raccolti 2.500 euro per la moglie Soni Le Acli provinciali di Bologna rendono noto che la raccolta fondi organizzata a sostegno di Soni, moglie di Satnam Singh, il bracciante indiano tragicamente scomparso, ha raggiunto il risultato prefissato. Grazie alla generosità di tanti, è stata raccolta la somma netta di 2.500 euro, che permetterà a Soni di affrontare questo difficile momento. L’Associazione si è mossa immediatamente per aiutare Soni Singh e a supporto di ciò è arrivato l’appello del card. Matteo Zuppi: la risposta è stata tempestiva e ha visto le Acli di Bologna impegnarsi nella raccolta fondi su GoFundMe.it dopo le parole spese dall’arcivescovo lo scorso 21 giugno, durante la celebrazione della santa messa “Morire di Speranza” in ricordo delle vittime dei processi migratori verso l’Europa. “Dopo la tragedia accaduta, è Soni che vogliamo aiutare – ha dichiarato Chiara Pazzaglia, presidente delle Acli provinciali di Bologna – perché il suo progetto migratorio e il suo futuro rischiano di morire con il marito che guadagnava 4 euro all’ora e lavorava 12 ore al giorno, per poi trovare una fine atroce”. Nonostante l’obiettivo iniziale più basso, le Acli di Bologna, grazie all’impegno e alla generosità di tutti coloro che hanno donato, sono riuscite a raggiungere un importo per aiutare Soni a far fronte alle spese quotidiane e a garantirsi un futuro più sereno. L’Associazione si è poi messa in contatto con la diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, dove Soni vive, per farle recapitare direttamente la somma. “Satnam Singh è morto schiavo, vittima del sistema di caporalato che ancora è fin troppo diffuso nelle campagne italiane. Vogliamo che la situazione cambi e, dopo tutto il supporto che la raccolta fondi ha avuto, speriamo di poter essere d’aiuto a Soni per riacquistare la sua autonomia a piccoli passi”, ha concluso poi Pazzaglia. Le Acli di Bologna desiderano ringraziare mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, per il sostegno all’iniziativa: è stato proprio grazie alla diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno che Soni ha potuto aprire il conto corrente in cui, oggi, le Acli hanno trasferito i fondi raccolti. Ringraziano altresì Acli Terra, il cui presidente nazionale, Nicola Tavoletta, si è impegnato a fare da tramite, operando anche sul territorio di Latina e battendosi da anni contro la piaga del caporalato. Infine, ma non da ultimo, il ringraziamento maggiore va a tutti coloro che hanno contribuito con una donazione. Ogni gesto di solidarietà è stato fondamentale per raggiungere questo importante traguardo.Gigliola Alfaro