Cinghiali: Coldiretti, in un mese 50mila persone in piazza per chiedere piani di contenimento Con l’ultima manifestazione in Sicilia, salgono a cinquantamila gli agricoltori scesi in piazza nelle regioni italiane con tremila trattori per dire stop ai cinghiali e chiedere i piani straordinari di contenimento per fermare un’invasione che devasta le colture e mette a rischio la vita dei cittadini, nei centri urbani come nelle aree interne. È il bilancio della mobilitazione che ha toccato tutto il territorio nazionale stilato dalla Coldiretti in occasione del presidio a Palermo davanti alla sede della Regione Siciliana che, dopo le manifestazioni della scorsa settimana a Mestre e Napoli, chiude un mese di iniziative con l’obiettivo di "contenere l’invasione della fauna selvatica incontrollata". Nell’isola l’assedio dei cinghiali è andato - spiega Coldiretti - ad "aggravare una situazione già drammatica per la siccità". La presenza degli animali selvatici rappresenta un’inaccettabile “tassa” che costa all’agricoltura circa 200 milioni di euro all’anno tra danni diretti e indiretti. Danni che "non vengono rimborsati che in minima parte e spesso dopo molti anni, con una situazione che ha portato molti a denunciare gli attacchi subiti. Tra l’altro, i pochi indennizzi che arrivano non coprono mai il reale valore del prodotto distrutto o dell’animale ucciso. Da diverse regioni sono arrivate le risposte attese con l’adozione delle delibere per l’adozione dei piani straordinari, come previsto dal decreto interministeriale approvato lo scorso anno e sostenuto da Coldiretti". Occorre - spiega l'associazione del coltivatori - contenere la popolazione di animali selvatici, fermando le incursioni nei campi e mettendo in sicurezza le strade. Nel 2023 sulla rete viaria nazionale si sono registrati 170 incidenti stradali con morti e feriti causati dagli animali selvatici, secondo l’analisi Coldiretti su dati Asaps, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. Ma in pericolo ci sono anche gli allevamenti suinicoli, dai quali nascono le specialità della norcineria nazionale. I cinghiali, denuncia la Coldiretti, sono i principali diffusori delle peste suina africana che, pur essendo innocua per l’uomo, minaccia la sopravvivenza delle aziende. Coldiretti ha anche mappato la presenza per regione dei cinghiali: la Calabria è invasa da 300mila cinghiali; in Lombardia se ne stimano circa 70mila; in Puglia e Lazio 250mila, in Toscana circa 200mila i cinghiali stimati, etc.Raffaele Iaria