Ue: Comitato economico e sociale, panorama energetico cambia rapidamente, digitalizzazione arma a doppio taglio Il blackout informatico del 19 luglio scorso “ha dimostrato quanto sia importante non essere eccessivamente dipendenti dalla tecnologia”: è il Comitato economico e sociale europeo (Cese) che, a qualche giorno dal caos generato nei trasporti nelle imprese in tutto il mondo, rilancia una sua recente posizione e un monito rispetto alla digitalizzazione e in particolare all’energia digitale che, insieme a benefici, contiene però “rischi e sfide”. Secondo il Cese, l’obiettivo, analizzato in un parere adottato nella sessione plenaria di luglio, è quello della protezione dei consumatori e il sostegno dei lavoratori: “devono rimanere una priorità”, e le “modalità tradizionali di impresa devono essere preservate”. Serve equilibrio. “Il panorama energetico in Europa sta cambiando rapidamente e la sua digitalizzazione potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio”, scrive il Cese. Efficienza senza precedenti per un verso e per altro verso “rischi importanti come le preoccupazioni sulla privacy dei dati, potenziali attacchi informatici alle infrastrutture energetiche e il divario digitale che potrebbe lasciare indietro i gruppi vulnerabili”. Servono quindi “garanzie di responsabilità tra le varie parti interessate e condizioni di parità”, e serve, secondo il Cese, un sostegno ai settori e ai lavoratori interessati nel senso di programmi di riqualificazione e assistenza finanziaria. Il Cese plaude alle Accademie Net-Zero, annunciate dalla Commissione europea per fornire formazione ai lavoratori, ma chiede che siano operative il prima possibile.Sarah Numico