Gioacchino Da Fiore: un congresso e un film dedicato al fondatore dell’ordine florense “Gioacchino da Fiore e la Bibbia”: è questo il tema del X Congresso internazionale di studi gioachimiti, organizzato dal Centro Internazionale di studi su Gioacchino che si svolgerà dal 19 al 21 settembre prossimi presso la chiesa abbaziale florense di San Giovanni in Fiore. Cinque le sessioni previste. Il 19 settembre, dopo la sessione di apertura dei lavori con i saluti del presidente del Centro, Giuseppe Riccardo Succurro, si terranno due sessioni su “Gioacchino e l’esegesi del suo tempo”. La quarta e la quinta sessione avranno come tema “Temi esegetici in Gioacchino da Fiore”. Il Centro Internazionale di studi gioachimiti nel 2024 compie 45 anni di attività scientifica e divulgativa sulla figura di Gioacchino da Fiore, avvalendosi dei contributi di esperti sulla figura dell’abate e del tempo in cui è vissuto. E proprio a Gioacchino da Fiore è dedicato il film “Il Monaco che vinse l'Apocalisse” diretto da Jordan River. Un film che susciterà sicuramente interrogativi, non tanto perché riapre l’interesse per la figura di Gioacchino da Fiore - è aperta la causa di beatificazione da parte nella diocesi di Cosenza-Bisignano affidata al postulatore don Enzo Gabrieli -  ma perché pone l’attenzione sul pensiero del riformatore monastico e fondatore dell’ordine florense. Un film - della cui distribuzione internazionale si occuperà TVCO - è frutto di anni di ricerca che hanno coinvolto numerosi studiosi e centri di ricerca. "Pochi sanno - si legge in una nota -  del 'debito' culturale di Dante Alighieri verso Gioacchino da Fiore: diverse terzine della Divina Commedia si ispirano al pensiero della Terza Età dello Spirito. La Divina Commedia stessa è ispirata al poema 'De Gloria Paradisi', scritto da Gioacchino da Fiore un secolo prima di Dante". L’uscita del film per il pubblico è prevista per dicembre 2024, in concomitanza con l'avvio dell'Anno Santo: entro fine estate il film sarà disponibile in inglese, seguito dal francese, e dal prossimo anno in tutte le lingue.Raffaele Iaria