Diocesi: Catanzaro, per la prima volta processione in mare della Madonna della Conella di Montauro Per la prima volta sabato scorso l’effigie della Madonna della Conella, patrona dei pescatori, dalla Chiesa matrice di Montauro (Cz) ha raggiunto in processione la spiaggia di Calalunga, dove ad attenderla c’erano numerosi fedeli, i militari della Capitaneria di Porto di Soverato, i Carabinieri della stazione di Gasperina e diverse autorità e associazioni del territorio, salutate dal parroco, don Nicola Ierardi, e dal sindaco, Giancarlo Cerullo. Tanta l’emozione all’imbarco della sacra effigie per la processione in mare, accompagnata da altre barche lungo il percorso del territorio di Montauro. Grande attesa anche nei tanti lidi che, in maniera originale, hanno salutato il passaggio della Madonna della Conella con applausi e fuochi, fa sapere la parrocchia con una nota: “Uno scenario serale, in una cornice naturale tra la spiaggia e la scogliera di Pietragrande, che ha trasmesso un grande messaggio di fede, celebrando l’unione tra il territorio e la propria gente. Fedeli del posto e dei comuni vicini, piccoli e grandi, turisti e lavoratori che al passaggio in mare della Vergine Maria, hanno gioito e pregato, consegnando anche alla Madre Celeste le tante intenzioni che albergano nel cuore di ogni essere umano”. La processione in mare è terminata con il rientro nella chiesetta dello Zalarmichello, dove è proseguita la veglia di preghiera. Tanta la partecipazione anche nella giornata di ieri, domenica 14 luglio con la preghiera e la Santa Messa al mattino sino alla sera, quando la Sacra effige della Madonna è rientrata nella chiesa madre. Alla luce dell’evento di fede vissuto, il parroco don Nicola Ierardi, manifestando il suo ringraziamento alla comunità, alle autorità e a tutti i presenti, nell’omelia ha ribadito come “la sapienza di Dio ha bisogno di messaggeri e discepoli che, come la Vergine Maria, si mettono in cammino per portare a tutti gli annunzi. Sia allora questa festa l’occasione di essere tutti, come la Vergine Maria, discepoli del Figlio che danno a Gesù i propri piedi, le proprie mani, il proprio cuore e soprattutto la propria anima e i propri sentimenti perché servendosi di noi possa raggiungere tutti con l’annuncio del suo Vangelo con l’abbondanza della sua grazia”.Raffaele Iaria