Settimana Sociale: mons. Maniago (Catanzaro-Squillace), un "grande evento di Chiesa che vive nel mondo e nel tempo e che deve essere consapevole dei grandi processi economici, sociali, politici in corso" La Settimana Sociale dei Cattolici in Italia è stata "un bel momento di Chiesa, un momento in cui si è mostrato il volto della Chiesa, che non è fatto soltanto del Papa, o dei tanti vescovi, sacerdoti e religiosi presenti, ma anche da tanti laici, uomini, donne e anche da tanti giovani”. Lo dice l'arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago che ha partecipato all'incontro di Trieste con una delegazione diocesana rappresentata dall’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro. E' stato un "grande evento di Chiesa che vive nel mondo e nel tempo e che deve pertanto essere consapevole dei grandi processi economici, sociali, politici in corso”, sottolinea: “a Trieste è stato proposto un tema molto laico, quello della democrazia. Ed è stato bello e interessante vedere come, con lo stile sinodale ormai acquisito che è quello dell’ascolto reciproco, tanti giovani si sono confrontati insieme a persone magari diversamente giovani o più anziane, che hanno potuto parlare di democrazia anche dall’alto di questa esperienza. Persone che vivono nel mondo, anche a livello istituzionale e che hanno potuto approfondire il tema con la consapevolezza che la comunità cristiana, ogni cristiano, non può non interessarsi della democrazia come esperienza e non può non partecipare ai processi democratici che sono alla base della nostra Italia e sono sanciti dalla Costituzione che regola la nostra convivenza civile”. La delegazione che ha partecipato alla Settimana Sociale dei Cattolici in Italia vuole lavorare sui contenuti emersi dando "concretezza" nel territorio di quanto vissuto a Trieste, "ripartendo proprio da questo luogo affinché, come raccomandato da Papa Francesco, la democrazia possa davvero assomigliare a un cuore risanato, coinvolgendo nella speranza e guardando al presente per costruire il futuro".Raffaele Iaria