Migranti: Emergency, altri due salvataggi nel Mediterraneo, in totale soccorse 178 persone con la nave Life support La nave Life Support di Emergency ha effettuato altri due soccorsi nel pomeriggio e nella notte di ieri, mercoledì 10 luglio: dopo il primo salvataggio di 74 persone all’alba di mercoledì mattina, ha portato in salvo altri 104 naufraghi in due diverse operazioni nel Mediterraneo centrale. Alle ore 19.45 di mercoledì 10 luglio, la Life Support ha soccorso in zona SAR maltese 64 naufraghi partiti da Tripoli, in Libia, che da diverse ore erano fermi in acqua, senza carburante per poter proseguire il viaggio. Subito dopo, a mezzanotte, la nave di Emergency ha soccorso un’altra imbarcazione in difficoltà in zona SAR maltese, con a bordo 40 persone, tra cui 9 donne e 5 minori non accompagnati. Le persone erano partite da Tagiura (Libia) la sera di martedì 9 luglio ed erano rimaste ferme in mare a causa del motore in avaria. I due casi sono stati segnalati da Alarm Phone e da Sea Bird mentre la Life support navigava verso il porto di Civitavecchia assegnato dalle autorità dopo il primo soccorso. “Ieri, 10 luglio, durante la nostra seconda operazione di soccorso in acque internazionali in zona SAR maltese una motovedetta libica si è avvicinata alla Life Support senza comunicare e senza interferire con le operazioni di salvataggio – dichiara Anabel Montes Mier, capomissione della Life Support -. Dopo circa quaranta minuti ha lasciato l’area e abbiamo concluso il salvataggio senza alcun problema”. I 64 naufraghi soccorsi nel tardo pomeriggio del 10 luglio, provengono tutti da Bangladesh ed Egitto, tra loro due minori non accompagnati. La quarta imbarcazione soccorsa, in tarda serata, trasportava 40 persone tra cui 9 donne e 5 minori non accompagnati, provenienti da Marocco, Siria, Palestina, Sud Sudan ed Eritrea. “Tra le cinque del mattino e la mezzanotte di ieri, in tre diversi soccorsi, siamo intervenuti su quattro imbarcazioni, per un totale di 178 persone. Ieri è stato necessario eseguire delle ecografie per identificare un globo vescicale e localizzare una infezione alla gamba - dichiara Crescenzo Caiazza infermiere a bordo della Life Support –. Alcuni naufraghi erano disidratati dopo un giorno sotto il sole del Mediterraneo e altri avevano ustioni solari e ustioni chimiche dovute al contatto con carburante e acqua di mare. Abbiamo anche assistito due pazienti diabetici e una paziente ipertesa. Tutto questo mentre ci rechiamo nel porto di Civitavecchia, con tre giorni di navigazione in più che mettono a dura prova i naufraghi che devono attendere prima di sbarcare in un porto sicuro. Continuiamo a monitorare le condizioni di salute dei naufraghi e ad offrire l'assistenza necessaria”. All’alba di mercoledì 10 luglio la Life Support aveva già portato a termine un soccorso di due imbarcazioni in difficoltà in acque internazionali nella zona SAR libica, con 74 persone provenienti da Sudan, Siria, Egitto, Iraq, Pakistan, Bangladesh. In tutti i casi si tratta di Paesi colpiti da guerre, povertà e insicurezza economica e politica. La Life Support, attiva nel Mediterraneo Centrale dal dicembre 2022, sta compiendo la sua ventunesima missione. Fino ad oggi ha soccorso un totale di 1.856 persone.Patrizia Caiffa