Ucraina: attacco a ospedale pediatrico. S.B. Shevchuk, “mondo condanni questo crimine” “Oggi mi rivolgo, grido alla coscienza di tutte le persone del mondo intero. Vi chiedo di condannare questo crimine e di fare tutto in vostro potere per fermare e punire la mano dello spietato assassino. Oggi piangiamo insieme a tutte le vittime”. Sono parole durissime di condanna e di dolore quelle pronunciate dall’arcivescovo maggiore dei greco cattolici ucraini Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, in una Dichiarazione diffusa a seguito dell’attacco missilistico sull’ospedale pediatrico a Kyiv ed ad una clinica per la maternità che si trova sulla riva sinistra del fiume Dnipro. “Oggi, immagini brutali di una grande tragedia scuotono l’Ucraina e il mondo”, scrive Shevchuk. “Oggi, 8 luglio, i russi hanno attaccato la città di Kyiv con i loro missili. Hanno deliberatamente attaccato un ospedale pediatrico”. “È ancora in corso la rimozione delle macerie, ma sappiamo già di decine di morti e quasi un centinaio di feriti. Tra le vittime ci sono bambini, medici, i genitori. È straziante vedere che quei bambini, che sono giunti per salvare la propria vita, proprio nel centro di dialisi, siano stati uccisi senza pietà dai criminali russi”. “Molti bambini – osserva l’arcivescovo maggiore - erano in pericolo di vita perché collegati ai ventilatori polmonari artificiali. Numerosi bambini, in quel momento, erano sottoposti a interventi chirurgici. È stata proprio l'interruzione di corrente a portarli a un passo dalla morte. In nome di Dio, con tutta la determinazione, condanniamo questo crimine contro l'umanità”. Shevchuk aggiunge: “Questo non è solo un crimine contro le leggi e i principi umani, contro le norme internazionali che ci parlano di costumi e regole della conduzione della guerra. Secondo la morale cristiana, questo è un peccato, che grida vendetta al cielo”. Il comunicato si conclude con una preghiera per tutte le vittime, “soprattutto per i bambini uccisi innocentemente”, con parole di condoglianza ai parenti e amici delle vittime e un pensieri a quanti “in questi minuti, operatori sanitari e volontari, disposti a catena umana rimuovono i massi per salvare anche quei bambini, il cui cuore continua a battere sotto le macerie”.M. Chiara Biagioni