Settimana sociale: Luzzi (Mcl), "dare un'anima alla democrazia per evitare che piccoli egoismi e i venti di guerra la spengano e la riducano a mera formalità" "Da Trieste il laicato cattolico italiano, radunato in questo capoluogo di frontiera dove il crogiuolo di identità che l'Europa è appare in tutto il suo valore e i suoi valori, offrendo le proprie buone pratiche e ponendo al centro riflessione il provocante tema della qualità della democrazia, parla al Paese e offre un contributo alla costruzione di un'agenda sociale e politica che davvero sia capace di affrontare le sfide di questo tempo, del cambiamento d'epoca che stiamo vivendo". Così il presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl) Alfonso Luzzi, che guida la delegazione dell'organizzazione alla 50ª Settimana dei cattolici in Italia, iniziata ieri pomeriggio nel capoluogo friulano, commenta l'importanza dell'evento che si ricollega all'intuizione di Giuseppe Toniolo. Il presidente del Mcl, citando un passaggio dell'intervento di apertura del presidente Cei, card. Matteo Zuppi, evidenzia come quest'appuntamento confermi come, oggi come ieri, “il cattolicesimo italiano non è rimasto a guardare, non si è chiuso in sacrestia, non si è fatto ridurre a un intimismo individualista o al culto del benessere individuale, ma ha sentito come propri i temi sociali, si è lasciato ferire da questi per progredire verso un ordine sociale e politico la cui anima sia la carità sociale". I cattolici, insomma, "tra questi sicuramente noi del Mcl - chiude Luzzi -, sanno che, come ha ricordato il presidente Mattarella nel suo discorso ai partecipanti, dobbiamo dare un'anima alla democrazia per evitare che piccoli egoismi e i venti di guerra la spengano e la riducano a mera formalità".Gigliola Alfaro