Rifugiati: domani un incontro on line sul “Processo di Cartagena” Domani l’Ambasciata del Cile presso la Santa Sede, il Servizio dei Gesuiti per i rifugiati (Jrs) e Caritas Internationalis ospiteranno l’evento “Processo di Cartagena + 40: Dichiarazione del Cile e Piano d’azione 2024-2034”. Organizzazioni cattoliche e della società civile presenteranno le loro raccomandazioni in un incontro con gli ambasciatori presso la Santa Sede, le istituzioni italiane e le agenzie internazionali. Tra i relatori interverranno: Patricia Jacqueline Araya Gutiérrez, ambasciatrice del Cile presso la Santa Sede; Alistair Dutton, segretario generale di Caritas Internationalis; p. Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale; Chiara Cardoletti, rappresentante dell’Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino; mons. Pedro Hernández González, direttore per le Migrazioni del ministero degli Affari esteri del Cile; Rodrigo Guerra López, segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina; Oscar J. Calderón, direttore regionale del Jrs per America Latina e Caraibi, e Victor Genina, coordinatore advocacy per Caritas America Latina e Caraibi. L’evento inizierà alle 16 (ora di Roma) e si svolgerà in inglese e spagnolo. Sarà possibile seguirlo online previa registrazione a questo link. La Dichiarazione di Cartagena del 1984 – si ricorda in una nota – è uno degli strumenti giuridici più importanti per la protezione dei rifugiati nella regione dell’America Latina e dei Caraibi. Riunendosi ogni 10 anni per commemorare la Dichiarazione e a definire azioni comuni nell’ambito del cosiddetto Processo di Cartagena, i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi hanno creato un modello unico di collaborazione regionale e di responsabilità condivisa volta alla promozione di soluzioni durature allo sfollamento forzato. Quest’anno, in occasione del 40° anniversario della Dichiarazione, il governo cileno sta guidando lo sviluppo del Piano d’Azione 2024-2034, che orienterà la risposta ai mutevoli scenari di sfollamento per il prossimo decennio.M.Michela Nicolais