Giornata contro droghe e narcotraffico: Argentina, la Chiesa promuove una marcia e una messa. Mons. Ojea (presidente vescovi), “lo Stato sia presente nei quartieri” Forte attenzione della Chiesa argentina in occasione della Giornata internazionale contro l’abuso di droghe e il traffico illecito di oggi, 26 giugno. L’associazione “Familia Grande Hogar de Cristo” che raggruppa i centri comunitari nati nei quartieri poveri per prevenire le dipendenze, la Pastorale nazionale delle dipendenze e Caritas Argentina promuovono oggi una marcia e una messa, che si nel quartiere di La Matanza, nella periferia di Buenos Aires. La messa sarà concelebrata da mons. Jorge Torres Carbonell, vescovo di Gregorio de Laferrere, e da mons. Eduardo García, vescovo di San Justo. Ieri, a Quilmes, sempre nell’hinterland della capitale, Caritas Argentina ha organizzato la conferenza “Stato o narcotraffico: il valore dell'integrazione sociale e urbana nei quartieri poveri”. Con la partecipazione di diversi attori della vita sociale e politica del Paese, l’obiettivo dell’incontro è stato quello di riflettere sul presente e sul futuro dei quartieri popolari di fronte all’avanzata del narcotraffico. L'incontro si è concentrato sulla necessità di una presenza intelligente dello Stato, sul dialogo e sul ruolo della comunità. “È indispensabile che lo Stato sia presente nei nostri quartieri, occupandosi di tutti i meccanismi che garantiscono la trasparenza. Altrimenti, ci consegniamo al traffico di droga. Chiediamo a tutti di lavorare affinché non accada in Argentina quello che è già successo in altri luoghi dell'America Latina”, ha detto mons. Oscar Ojea, presidente della Conferenza episcopale argentina (Cea) e vescovo di San Isidro. Ha aggiunto mons. Gustavo Carrara, vescovo ausiliare di Buenos Aires: “Gli abitanti dei quartieri popolari non solo ci danno da pensare, ma pensano, e non solo subiscono ingiustizie, ma generano anche soluzioni per risolverle. Devono essere seduti al tavolo delle decisioni”. Ulteriori iniziative vengono promosse nelle varie diocesi del Paese, soprattutto nelle aree urbane.Bruno Desidera