Sinodo: Roma, 20 teologi e teologhe da tutto il mondo avviano i lavori per l’Instrumentum laboris della seconda sessione Una ventina di teologi e teologhe di tutto il mondo sono arrivati a Roma per avviare i lavori per la realizzazione dell’Instrumentum laboris della Seconda sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi. “Sono particolarmente colpito nel vedere il coinvolgimento di tutta la comunità ecclesiale in questo lungo processo di discernimento”, afferma il card. Mario Grech, segretario generale della Segreteria generale del Sinodo. “Oltre alle riflessioni scaturite dal lavoro sulla Relazione di Sintesi della Prima Sessione, il materiale ricevuto spesso aggiunge anche vere proprie testimonianze su come le chiese particolari, non solo comprendono la sinodalità, ma la stanno già mettendo in pratica. La Chiesa sinodale non è un sogno da realizzare, ma già una realtà viva che genera creatività e nuovi modelli relazionali all’interno della stessa comunità locale o tra diverse chiese o raggruppamenti di Chiesa”. La Segreteria generale del Sinodo – si ricorda in un comunicato – ha ricevuto anche i contributi dell’Usg-Uisg e un congruo numero di osservazioni, provenienti da realtà internazionali, facoltà universitarie, associazioni di fedeli o di singole comunità e persone. Un’altra significativa fonte di riflessione sarà costituita dai rapporti presentati dai parroci nella tre-giorni di lavoro del recente incontro Parroci per il Sinodo. Da martedì 4 giugno il gruppo di teologi, esperti in varie discipline (dogmatica, ecclesiologia, teologia pastorale, diritto canonico, ecc.), analizzeranno tutto questo materiale. “Non stiamo lasciando nulla al caso. Ogni documento va letto con attenzione con lo scopo di proporre alla fine del processo un testo che rispecchi il lavoro, le domande e le intuizioni pervenuteci dalla base”, afferma il cardinale Grech. Dal canto suo, padre Giacomo Costa, segretario speciale della XVI Assemblea precisa: “Non si tratta ancora di scrivere l’Instrumentum laboris per la Seconda Sessione del Sinodo sulla Sinodalità, ma piuttosto di realizzare una prima analisi dei rapporti e delle buone pratiche messe in atto dalle comunità locali, e un discernimento in comune, sulle questioni e le riflessioni teologiche al fine di preparare la strada per la stesura vera e propria dell’Instrumentum laboris”. I lavori di questa equipe internazionale, che si svolgono a porte chiuse, sono iniziati con una mezza giornata di ritiro spirituale e proseguiranno fino al prossimo 13 giugno. Il processo di elaborazione dell’Instrumentum Laboris continuerà con altre tappe: una volta identificata la struttura del futuro documento grazie all’articolazione del materiale ricevuto da parte dei teologi, il Consiglio ordinario realizzerà un primo discernimento di quanto elaborato. Seguiranno le tappe della stesura del documento vero e proprio e un sistema di verifica ad ampio raggio fino all’approvazione da parte del Consiglio ordinario del documento da sottoporre al Santo Padre per l’approvazione definitiva.M.Michela Nicolais