Elezioni europee: associazioni Locride, "diritto/dovere di voto per una partecipazione democratica attiva" Un appello "agli uomini e alle donne" da parte di alcune associazioni e movimenti di laici impegnati della Locride è stato diffuso ieri in occasione della Festa della Repubblica. "In un momento di preoccupante crisi mondiale, che vede la pace gravemente compromessa, con focolai di guerra in ogni angolo del mondo - si legge nel testo -  da laici impegnati in associazioni e movimenti cattolici diversi, condividiamo la preoccupazione del nostro vescovo, mons. Francesco Oliva, accogliamo e facciamo nostro il suo appello ad andare a votare alle prossime elezioni dell’8 e del 9 giugno per eleggere i nostri rappresentanti nel Parlamento europeo e, contestualmente, per rinnovare i consigli comunali di 14 paesi della Locride". I firmatari dell'appello si dicono "consapevoli dell’importanza di esercitare il diritto/dovere di voto per una partecipazione democratica attiva, che non affidi deleghe in bianco a chi non rappresenta i valori imprescindibili di una sana democrazia". "Il governo della città - come sottolinea il nostro vescovo - è nelle mani di tutti, nelle nostre mani e non possiamo arrenderci, cedendo alla deriva del disinteresse e/o - aggiungiamo noi – all’alibi di una politica ormai 'malata' che non consente cambiamenti proficui per la comunità. Una buona politica è ancora possibile se ci apriamo al dialogo ed alla partecipazione attiva per la realizzazione del Bene Comune". Per le associazioni il cristiano, ed "ancor di più il cristiano impegnato, da cittadino attivo, anche in Europa, deve coniugare i valori che derivano dalla sua formazione umana e cristiana: giustizia, solidarietà, pace, vivendo appieno le sue responsabilità personali e sociali, senza cedere a compromessi o indifferenza". Per tutto questo, per "mantenere viva la democrazia, per sentirci protagonisti attivi e responsabili del nostro futuro, forti della speranza del cristiano", i firmatari dell'appello auspicano "che si arrivi al voto dopo un sano discernimento nelle famiglie, nei gruppi, con momenti di confronto e di riflessione, con senso di responsabilità, con una risposta massiccia alla chiamata alle urne per il futuro dell’Europa e del nostro territorio".  Raffaele Iaria