Corpus Domini: mons. Parisi (Lamezia Terme), “il senso della vita di Gesù è quello di essere donata agli altri, essere per gli altri” “Il senso della vita di Gesù è proprio quello di essere donata agli altri, essere per gli altri”. Lo ha detto il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, nell’omelia della messa del Corpus Domini, celebrata ieri sera in cattedrale. Il presule si è soffermato sulla forza dell’amore “che ha guidato la vita di Gesù. Cioè, quell’amore – ha detto – che è capace di amare chi, non solo è irriconoscente, ma anche chi è ingrato”. “L’esistenza ha un senso – ha aggiunto – se è un’esistenza donata, quella che con una parola viene detta l’agape, cioè l’amore oblativo, l’amore che si dona, che si consegna, che non aspetta il contraccambio, ricompense e nemmeno i ringraziamenti, l’amore che sa essere amore anche per quelli come Giuda che l’hanno tradito, come gli apostoli che l’hanno abbandonato, come Pietro che lo ha rinnegato”. “Il messaggio del brano del Vangelo di oggi – ha spiegato mons. Parisi – è quello dell’ultima cena, del pane spezzato, che è il corpo di Gesù, e del sangue versato, che è il sangue di Gesù, che viene presentato all’interno del testo come dono d’amore. Cioè, la scelta del figlio di Dio è quella di donare la sua vita per amore” ed “il dono d’amore dell’Eucarestia, il corpo consegnato di Gesù, insegna a noi credenti, a noi cristiani che il modello dell’amore, della consegna, della donazione, di questa oblatività, cioè diventare dono per l’altro, la mia vita diventa vita per te anche se devo sacrificarla e tu non lo meriti, diventa ancora più forte se collocato all’interno di questo contesto di peccato, di fragilità umana, di limite. Dentro questo limite accade l’amore di Dio. Anzi è questo limite dell’umanità che dice a Dio che proprio questo baratro deve essere abitato, proprio questa frattura deve essere riempita dal suo amore. Questa è la forza dell’Eucarestia. Allora, quando noi celebriamo l’Eucarestia, entriamo dentro questo legame di una fraternità che certamente è costruita sul sangue”. Al termine della messa mons. Parisi ha presieduto la processione del Corpus Domini che si è conclusa sul sagrato della cattedrale.Raffaele Iaria