Diocesi: Caritas Lucca, nel 2023 accolte complessivamente 2.472 persone. Povertà in crescita per disoccupazione e spese alloggio Nei 32 Centri di ascolto (Cda), 2 empori e 5 associazioni della Caritas di Lucca – nel 2023 sono state accolte complessivamente 2.472 persone (2.385 l’anno precedente). È quanto emerge dal "Dossier statistico sulle povertà e risorse nell'arcidiocesi di Lucca 2024 'Tutto spera'", presentato questo pomeriggio nella Sala di rappresentanza del Comune di Viareggio il , con un focus particolare sulla Versilia. "Si tratta - è stato spiegato - del numero più alto mai registrato dall’inizio delle attività dei Cda, cioè dal 2008". Questo dato è comprensivo delle tre aree Versilia, Piana di Lucca e Valle del Serchio. Per quanto riguarda la Versilia, nel 2023, sono state accolte presso i Cda complessivamente 606 persone; di queste, 290 hanno alle spalle un contesto migratorio, 316 sono italiani (dato in controtendenza rispetto alle altre aree del territorio diocesano dove a prevalere leggermente sono gli stranieri". I tradizionali ambiti dell’impoverimento riguardano: istruzione, lavoro e casa. I dati del Dossier della Caritas per la Versilia rilevano che la maggioranza di chi si rivolge ai Cda dispone di un titolo di studio basso. Il 2,3% riferisce di non avere alcun titolo di studio, mentre il 16,8% ha solamente la licenza elementare (11,3% degli italiani e il 5,4% degli stranieri). Un terzo ha la licenza media inferiore. I maschi hanno titoli di studio più bassi rispetto alle femmine. Gli stranieri mediamente sono maggiormente istruiti (il 23,4% ha un diploma di scuola media superiore o laurea contro il 12,1% degli italiani) ma i loro titoli di studio spesso non sono riconosciuti in Italia. La disoccupazione, tra quanti incontrati dai Cda versiliesi, è al 32,5% per gli italiani e al 39,1% per gli stranieri, complessivamente il 71,6% è senza lavoro. Poi c’è il problema della casa. Per queste persone accolte e aiutate le uscite monetarie utili per coprire le spese legate all’abitare spesso sono sproporzionate rispetto alle entrate mensili, anche nei casi in cui vi siano due persone che percepiscono un reddito. Il 41,2% vive in affitto. Coloro che dispongono di una casa di proprietà sono solo il 10,5% del totale. Coloro che usufruiscono di una casa di edilizia popolare sono il 12% (9,4% degli italiani e 2,6% degli stranieri).Giovanna Pasqualin Traversa