Giovani e dipendenze: Omceo Roma, il 29 maggio sanità, Governo, Chiesa e sport a confronto sulle strategie di prevenzione "Dipendenze giovanili: dimensioni del fenomeno e strategie di prevenzione per un corretto stile di vita” è il convegno in programma il 29 maggio presso la sede dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (Omceo), in Via Bosio, 19A, dalle ore 9 alle 14. Un confronto, promosso dall’Ordine insieme al Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, per analizzare le dimensioni attuali del fenomeno delle dipendenze in ambito giovanile, evidenziando anche l’impatto sul Ssn. Per l'occasione verrà illustrato il progetto pilota di “peer education” (educazione tra pari) che la Commissione Omceo, attraverso l’Osservatorio delle dipendenze, sta realizzando presso alcune scuole e centri sportivi romani. Infatti, secondo la Commissione “la prevenzione primaria precoce è l’unica vera possibilità di evitare che i giovani inizino fin dall’adolescenza a far uso di sostanze che possono portare alla dipendenza e a stati psicotici”. Ma si parlerà anche di dipendenza da Internet e dai social. Al confronto parteciperanno il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano; il ministro della Salute, Orazio Schillaci; il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara; il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi; mons. Baldassarre Reina, vicegerente diocesi di Roma; mons. Michele Di Tolve, vescovo ausiliare di Roma e delegato dal Consiglio episcopale per i problemi dei giovani; il presidente del Coni, Giovanni Malagò. La Commissione Omceo di Roma presenterà proposte per la convocazione di un tavolo tecnico istituzionale e multidisciplinare che veda coinvolti esponenti dei ministeri di Salute, Istruzione, Sport nonché, su alcuni casi specifici, Giustizia. Duplice la finalità del progetto: realizzare un sistema permanente di prevenzione primaria precoce, che consenta anche un risparmio di risorse in Sanità, e far conoscere - soprattutto ai giovani e alle loro famiglie - come, quando e a quale struttura rivolgersi in caso di necessità.Giovanna Pasqualin Traversa