Retinopera: “La nostra Europa”, decalogo in vista delle elezioni Ue. Pace, diritti, solidarietà, cultura “Per sconfiggere la profonda crisi spirituale, prima che economica e dunque anche antropologica e sociale, che investe l’Europa come comunità di nazioni, occorre dare concretezza ai principi e ai contenuti della Dottrina sociale della Chiesa”. Parte da questa premessa il “decalogo” europeo steso da Retinopera “in preparazione del rinnovo del Parlamento europeo, importante appuntamento per ciascuno di noi”. Retinopera – rete di 25 tra associazioni, movimenti e organizzazioni cattoliche a livello nazionale a cui aderiscono più di otto milioni di cattolici – ha infatti predisposto un documento in 10 punti intitolato “La nostra Europa”. “Si tratta – spiega una nota introduttiva – di punti su cui gli associati si dedicano quotidianamente a costruire l’Europa dei popoli, delle nazioni e della solidarietà: non semplici desideri, ma sfide concrete”. Il testo sarà reso noto il 27 maggio a Roma, all’Esperienza Europa David Sassoli, in piazza Venezia 6, alle ore 10.30”. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta streaming sui social di Retinopera. L’Europa “desiderata”, e per la quale le associazioni intendono operare, è anzitutto “un’Europa per la pace, costruttrice di pace, che operi contro la guerra e non si abitui mai ai conflitti, che persegua con decisione il processo di integrazione europea”. Quindi “un’Europa dei diritti umani, contro le discriminazioni di ogni genere, contro ogni forma di violenza, della cooperazione e del dialogo tra le religioni, che educhi alla cultura e al rispetto dei diritti umani e sociali”. Terzo punto: “Un’Europa solidale e accogliente verso i soggetti più deboli, a partire da coloro che fuggono dalla morte e dalla disperazione cercando rifugio e dignità dentro i nostri confini”. Quarto: “Un’Europa della cultura, dell’istruzione, della scienza, dell’arte e delle nuove tecnologie, che promuova percorsi formativi a favore della parità di genere, progetti di alfabetizzazione scientifica e digitale diretti verso tutte le fasce generazionali”.Gianni Borsa