Un Festival per tutti La 20ª edizione del Festival Biblico, che in questi due decenni, partendo da Vicenza e poi da Alba (in Piemonte), ha animato il clima culturale-spirituale di varie città del Veneto, estendendosi via via anche altrove, fino a raggiungere ora la Liguria e la Sicilia, coincide per noi, a Chioggia, con la 2ª edizione. Dopo l'avventura convinta ed efficace dell'anno scorso in centro storico e a Sottomarina, in questo 2024 si è voluto fin dall'inizio della programmazione coinvolgere varie realtà culturali, sociali, artistiche, sportive del territorio, proponendosi anche di realizzare qualche iniziativa nell'entroterra. E si parte dunque da Porto Viro, per ora la zona che ha aderito decisamente all'iniziativa, in attesa che anche altre si aggreghino nei prossimi anni. Questo giovedì, in sala Eracle, viene affrontato proprio il nucleo centrale con la riflessione di due docenti di vaglia su "Il corpo tra eros e agape", moderata dal vescovo stesso, esperto della tematica. Sempre a Porto Viro anche una "Festa" per grandi e piccoli, sabato, nel "Parco dell'Amicizia". Per tutto il weekend poi si snodano a Chioggia le numerose altre proposte che spaziano in tutti gli ambiti, a partire, venerdì 17, dal laboratorio mattutino sul volontariato e dall'inaugurazione della mostra sul giudice Livatino, mentre alle 18 nella splendida pinacoteca SS. Trinità si parlerà del binomio "Amore e Giustizia", solo apparentemente aporetico, dal momento che il primo aspetto mitiga il secondo e il secondo regola il primo; alle 21, nella stessa sede, il presidente dell'Associazione biblica italiana mons. A. Pitta sviluppa appunto il "comandamento dell'amore" proponendo i fondamenti biblici dell'agape (tema peculiare, dappertutto, di tutto il Festival 2024). Si prospetta poi un sabato intenso e variegato, articolato nella mattinata tra passeggiate e degustazioni in città, cogliendo la bellezza delle testimonianze di santi che hanno vissuto esemplarmente l'amore, e gustando cibi e cultura di molti popoli, con protagonisti nostri giovani studenti, alcuni dei quali e delle quali vengono coinvolti anche in uno spettacolo di musica, parole e danze al teatro don Bosco sull'Amore; per culminare alle 21 con un'originale Veglia di Pentecoste in cattedrale rivivendo il dono dello Spirito che è Amore-Persona. Questa domenica viene vissuta al mattino in un clima di festa, la "Festa della Famiglia" alla Navicella, aperta davvero a tutti, coordinata dall'ufficio diocesano per la pastorale familiare, traducendosi poi, negli stessi locali parrocchiali, in uno spettacolo teatrale accattivante dal sapore e profumo del pane. Il tutto si conclude, in serata, con un tempo di contemplazione nella storica e artistica chiesa di S. Caterina, aiutati da parole e musiche di nostri giovani artisti sul tema eminentemente mariano "Cuore di Madre" nel mese a lei dedicato, quasi evocando quel pregnante vocabolo chioggiotto, "madresìa", che esprime così dolcemente la peculiarità dell'amore materno. Tante proposte che sono un invito per tutti a riflettere, dialogare, ammirare, fare festa, meditare e gioire attorno all'agàpe, quell'amore disinteressato che promana dall'Agape divina e che potrebbe davvero cambiare in meglio la vita di ciascuno e dell'umanità nella misura in cui fosse praticato e vissuto da tutti. Il Festival Biblico - ci è stato detto - si colloca in una dimensione soprattutto "culturale", ma si sa come il termine comprenda, in fondo, tutta la vita, dagli aspetti più concreti a quelli più spirituali. Per restare nell'accezione più comune di "cultura", non vanno dimenticate altre iniziative eminenti che costellano anche altri periodi dell'anno, anche in altre zone della diocesi: non mancano infatti proposte di alto livello, animate da associazioni di diversa sensibilità, anche a Cavarzere o in Polesine. Come non mancano a Chioggia, basti citare la rassegna "Chioggia Incontra" che da vent'anni convoca in laguna, come farà nelle prossime settimane, nomi di grande spessore. Camminando insieme anche in questo, si cammina meglio tutti.Vincenzo Tosello