Papa Francesco: ai siro-malabaresi, "chiedere la giurisdizione per tutti i vostri migranti in Medio Oriente". No a "autoreferenzialità", è frutto del diavolo “Chiedere la giurisdizione per tutti i vostri migranti in tante parti del Medio Oriente”. È l’esortazione del Papa ai fedeli della Chiesa siro-malabarese, ricevuti oggi in udienza. “Ho detto che devono chiedere la giurisdizione con le carte, ma io oggi ho dato già la giurisdizione e possono agire con questo.”, ha spiegato Francesco: “Si deve fare anche tramite le carte, ma da oggi potete”. “Io desidero aiutarvi, senza però sostituirvi, proprio perché la natura della vostra Chiesa sui iuris vi abilita, oltre che ad un esame attento delle varie situazioni, anche ad adottare i provvedimenti opportuni per affrontare con responsabilità e coraggio evangelico, fedeli alla guida dell’Arcivescovo Maggiore e del Sinodo, le prove che state attraversando”, ha precisato il Papa: “È quello che vuole la Chiesa: fuori da Pietro, fuori dall’Arcivescovo Maggiore non è Ecclesia. In tal senso, negli ultimi tempi ho indirizzato delle lettere e ho rivolto ai fedeli un videomessaggio per avvertirli della pericolosa tentazione di volersi concentrare su un dettaglio, a cui non si vuole rinunciare, a discapito del bene comune della Chiesa. È la deriva dell’autoreferenzialità, che porta a non sentire nessun’altra ragione se non la propria”. “In spagnolo, noi diciamo che questa autoreferenzialità si dice ‘yo, me, mi, con migo, para mi’: io, me, mi, con me, per me, tutto per me. Ed è qui che il diavolo – il diavolo esiste –, il divisore, si insinua, contrastando il desiderio più accorato che il Signore ha espresso prima di immolarsi per noi: che noi, suoi discepoli, fossimo una sola cosa, senza dividerci, senza rompere la comunione. Custodire l’unità, dunque, non è una pia esortazione, ma un dovere, e lo è soprattutto quando si tratta di sacerdoti che hanno promesso obbedienza e da cui il popolo credente si aspetta l’esempio della carità e della mansuetudine”.M.Michela Nicolais