Ecuador: Onu “Provvedimenti contro criminalità rispettino il diritto”. In un mese quasi seimila arresti Le Nazioni Unite hanno avvertito le autorità dell'Ecuador che i loro tentativi di arginare la violenza armata nel Paese “devono rispettare il diritto internazionale”. A quasi un mese di distanza dalla dichiarazione di conflitto armato interno, decisa dal presidente Daniel Noboa per affrontare i gruppi criminali, il portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric, ha accennato alla questione durante la sua conferenza stampa quotidiana a New York. Secondo Dujarric, il segretario generale António Guterres “è molto preoccupato per la minaccia che la criminalità organizzata rappresenta per le istituzioni nazionali in Ecuador”. Al tempo stesso, avverte l’Onu, la risposta del Governo deve essere commisurata al suo impegno per lo stato di diritto. In seguito alla dichiarazione di conflitto armato interno, le bande criminali e del narcotraffico sono considerate alla stregua di gruppi terroristici e attori non statali belligeranti. Nei primi 26 giorni di tale regime, in Ecuador sono state arrestate complessivamente 5.994 persone, di cui 237 per presunto terrorismo.Bruno Desidera