Papa Francesco: Angelus, “per Dio non è mai troppo tardi, ci cera e ci aspetta sempre” “I lavoratori non sono soltanto gli uomini, ma soprattutto Dio, che esce sempre, senza stancarsi, tutto il giorno”. Lo ha detto il Papa, nell’Angelus di ieri in piazza San Pietro, a cui secondo la Gendarmeria vaticana hanno partecipato circa 18mila fedeli. “Dio: non aspetta i nostri sforzi per venirci incontro, non ci fa un esame per valutare i nostri meriti prima di cercarci, non si arrende se tardiamo a rispondergli”, ha spiegato Francesco: “Al contrario, lui stesso ha preso l’iniziativa e in Gesù è uscito verso di noi, per manifestarci il suo amore. E ci cerca a tutte le ore del giorno che, come afferma San Gregorio Magno, rappresentano le diverse fasi e stagioni della nostra vita fino alla vecchiaia. Per il suo cuore non è mai troppo tardi, egli ci cerca e ci aspetta sempre. Non dimentichiamo questo: il Signore ci cerca e ci aspetta sempre, sempre!”. “La giustizia umana dice di ‘dare a ciascuno il suo, secondo quanto merita’, mentre la giustizia di Dio non misura l’amore sulla bilancia dei nostri rendimenti, delle nostre prestazioni o dei nostri fallimenti”, ha osservato il Papa: “Dio ci ama e basta, ci ama perché siamo figli, e lo fa con un amore incondizionato un amore gratuito”. “A volte rischiamo di avere una relazione mercantile con Dio, puntando più sulla nostra bravura che sulla sua generosità e la sua grazia”, il monito di Francesco: “A volte anche come Chiesa, invece che uscire a ogni ora del giorno e allargare le braccia a tutti, possiamo sentirci i primi della classe, giudicando gli altri lontani, senza pensare che Dio ama anche loro con lo stesso amore che ha per noi. E anche nelle nostre relazioni, che sono il tessuto della società, la giustizia che pratichiamo a volte non riesce a uscire dalla gabbia del calcolo e ci limitiamo a dare secondo quanto riceviamo, senza osare qualcosa in più, senza scommettere sull’efficacia del bene fatto gratuitamente e dell’amore offerto con larghezza di cuore”. “Chiediamoci: io cristiano, io cristiana, so uscire verso gli altri?”, le domande finali: “Sono generoso, sono generosa verso tutti, so dare quel ‘di più’ di comprensione, di perdono, come Gesù ha fatto con me e fa tutti i giorni con me?”.M.Michela Nicolais