Corpus Domini: mons. Boccardo (Spoleto-Norcia), "con il Sacramento siamo passati nelle vie della città, dove ferve la vita degli uomini" Ieri nella chiesa di S. Filippo Neri a Spoleto mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, ha presieduto la messa nella solennità del Corpus Domini. Nell’omelia mons. Boccardo ha sottolineato: "Cristo torna ad offrire ora, per noi, il suo Corpo e il suo Sangue, perché sulla miseria della nostra realtà di peccatori si effonda ancora una volta l’onda purificatrice della misericordia divina e, nella fragilità della nostra carne mortale, sia posto il germe della vita immortale". "I cristiani, nel corso della loro storia - ha proseguito l’arcivescovo -, hanno sentito il bisogno di esprimere anche all’esterno la gioia e la gratitudine per la realtà di un così grande dono. Essi hanno preso coscienza del fatto che la celebrazione di questo prodigio d’amore non poteva ridursi entro le mura di un tempio, ma che bisognava portarlo sulle strade del mondo, perché Colui che velano le fragili specie dell’Ostia è venuto sulla terra proprio per essere 'la vita del mondo' (Gv 6, 51). Nacque così la processione del Corpus Domini, che la Chiesa celebra da molti secoli con solennità". Al termine della messa a S. Filippo, si è snodata la processione eucaristica verso la cattedrale: tra canti e preghiere, l’arcivescovo ha portato il Sacramento del Corpo e del Sangue del Signore nelle vie della Città. Celebranti e fedeli sono passati fra le case mostrando il sacramento della presenza di Cristo "là dove – ha evidenziato mons. Boccardo - ferve la vita degli uomini, dove si agitano le loro passioni, dove esplodono i loro conflitti, dove si consumano le loro sofferenze e fioriscono le loro speranze". Sono passati tra le case "per testimoniare con umile gioia che nel mistero eucaristico c’è la risposta agli interrogativi più assillanti, il conforto di ogni più straziante dolore, l’appagamento di quella sete bruciante di felicità e di amore che ognuno si porta dentro, nel segreto del cuore". "Al termine della nostra bella processione desidero ringraziare vivamente le parrocchie delle Pievanie di Santa Maria e del Sacro Cuore insieme con il Coro che ha animato e sostenuto la liturgia - ha dichiarato il presule -. Così come ringrazio il Comune di Spoleto e i volontari che hanno assicurato il servizio d’ordine e di sicurezza. Non posso però non rilevare davanti a voi - con dispiacere e profondo rammarico - la grave mancanza di attenzione e rispetto verso la comunità credente della nostra Città. Fin dal 3 giugno scorso le autorità civili erano state avvisate della processione di questa sera e proprio oggi è iniziata la collocazione del palco che non facilita l’accesso al duomo. Come si garantisce il decoroso svolgimento di altre manifestazioni assumendo di volta in volta gli opportuni provvedimenti, ci saremmo aspettati il medesimo trattamento anche per una manifestazione di fede come quella di questa sera. Questo spiacevole incidente non diminuisce tuttavia la volontà della Curia arcivescovile di proseguire nel dialogo per una sempre migliore e più proficua collaborazione".Gigliola Alfaro