Giorgio La Pira: card. Bassetti, "un mistico prestato alla politica, un profeta dei tempi odierni" "Giorgio La Pira rappresenta una figura di grande importanza nella mia vicenda biografica. Mi ha sempre accompagnato nello svolgimento del mio ministero episcopale e l’ho sentito spiritualmente vicino in questi cinque anni da presidente della Cei. Ma non solo. Giorgio La Pira è stato decisivo anche nella mia crescita come uomo, come credente e come sacerdote. Il 'sindaco santo' ha segnato infatti la formazione dei fiorentini della mia generazione. Noi tutti lo chiamavamo 'il professore'". Lo ha detto, ieri pomeriggio, il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, concludendo il convegno internazionale dal titolo “Giorgio La Pira: un ponte di speranza”, promosso in collaborazione dall’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, dall’Università degli studi di Perugia e dall’Università per stranieri del capoluogo umbro. La Pira, ha osservato il porporato, "è stato un punto di riferimento audace per tutti coloro – ed eravamo tanti negli anni che precedettero il Concilio – che sentivano che la fede ricevuta richiedeva una testimonianza nuova di impegno a favore degli ultimi e di liberazione da tante incrostazioni che rischiavano di offuscare – invece che rivelare – il Volto di Dio". Per il cardinale, "La Pira è stato indubbiamente un mistico prestato alla politica. Un cristiano autentico che non ha mai trasformato la sua fede in una ideologia politica. Oggi questo è il rischio più grande per le società contemporanee: finite le grandi ideologie del XX secolo rimane l’uso politico della fede, ovvero la manipolazione e la parcellizzazione del messaggio evangelico per scopi mondani". In La Pira "tutto ciò non è mai stato presente. Egli è stato un uomo dotato di grandi visioni che ha saputo leggere il movimento delle correnti più profonde e ha indicato una destinazione. Ha visto prima e, meglio degli altri, quello che si stava agitando nelle viscere del mondo e, con grande anticipo, ha agito di conseguenza. Permettetemi una sintesi estrema: se De Gasperi è stato lo statista italiano, La Pira è stato il profeta. Un profeta dei tempi odierni, una 'sentinella per la casa d’Israele' che ha espresso con passione e generosità, fino a sembrare stolto e ingenuo, questa sua missione".Gigliola Alfaro