“Prevenire e contrastare l’abbandono scolastico e donare sostegno a ragazzi e famiglie che vivono un difficile contesto psicosociale, promuovendo il benessere psico-fisico dei giovani e favorendo la loro inclusione sociale”. È l’obiettivo principale del progetto “Ragazzi al Centro”, che è stato presentato mercoledì 4 dicembre a Roma, presso la sede dell’impresa sociale Con i Bambini, che ha selezionato il progetto, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. “Ragazzi al Centro” offre così un’opportunità per crescere e realizzarsi, incentivando lo sviluppo di competenze cognitive e non cognitive fondamentali per il futuro dei ragazzi. Attraverso laboratori creativi, attività sportive e percorsi di sostegno scolastico, i partecipanti acquisiscono competenze digitali, scientifiche, artistiche e relazionali. La metodologia utilizzata favorisce l’apprendimento attivo e la partecipazione diretta dei ragazzi, stimolando la loro curiosità e creatività.
L’iniziativa è frutto della comunità alloggio Piccolo Principe onlus – una comunità per minori che esiste da vent’anni a Busto Arsizio, in provincia di Varese – ed è volta a creare uno spazio dedicato al benessere e alla crescita dei giovani tra i 13 e i 18 anni, che vivono un disagio psicosociale e/o a rischio drop out. Lo scopo è “un futuro migliore per i giovani”. Il progetto, infatti, nasce come risposta a un urgente bisogno della comunità e del territorio, che emerge non solo dalle statistiche e dalle ricerche effettuate, ma anche dall’esperienza maturata nel lungo periodo di attività nel settore e nella gestione di svariati servizi da parte di Patrizia Corbo, cofondatrice e presidente della Piccolo Principe onlus, e i suoi collaboratori e partner. In una struttura accogliente chiamata “Cittadella dei Ragazzi” a San Vittore Olona, in provincia di Milano, immersa in un ampio parco di proprietà della Fondazione Minoprio e gestita in comodato d’uso dalla Piccolo Principe onlus, i ragazzi possono ritrovare sé stessi, sviluppare le proprie potenzialità e costruire un futuro migliore. “Con il progetto prendiamo in carico adolescenti problematici, che vivono nelle famiglie e che hanno ritiri scolastici, vivono casi depressivi, si procurano tagli con atti di autolesionismo, quindi si tratta di patologie molto gravi. Questi minori vengono accolti, solo durante il giorno, e inseriti in un programma specifico per loro, mentre la sera e nei week-end stanno con le famiglie”, ci dice Patrizia Corbo.
Il progetto innovativo “Ragazzi al Centro” è suddiviso in due fasi principali, la prima prevede la ristrutturazione di una parte antica della villa adibita a fienile di Casa Lazzati (il palazzo storico messo a disposizione della Fondazione Minoprio), la seconda la realizzazione dei laboratori. Il progetto, avviato a maggio, con durata triennale ha ricevuto una forte spinta grazie anche al supporto di realtà attive nel sociale. Il progetto è infatti cofinanziato, oltre che da Con i Bambini, anche dall’ente filantropico “Fondazione Santo Versace” e dall’azienda Dolce&Gabbana.
Corbo spiega: “Con i Bambini tiene molto al concetto della dispersione scolastica e noi alla salute mentale. Questo progetto mira a tenere i minori all’interno delle proprie famiglie, perciò il nostro centro sociosanitario integrato è innovativo perché ha come primo obiettivo quello di tenerli in famiglia.
Trattandosi di famiglie disagiate, il lavoro che viene fatto è non solo sui minori, ma anche con i genitori e con tutta la rete, compresa la scuola.
La vera innovazione del progetto è che noi coinvolgiamo tutti gli attori della rete come partner veri e propri di un unico progetto. La risposta dei servizi è buona perché la situazione è drammatica e dunque la collaborazione è attiva e proficua”.
Corbo continua: “Questo posto e questo progetto è di tutti noi. Tutti i filantropi che ci hanno aiutano nel corso degli anni e che tuttora ci aiutano, come Santo e Francesca Versace e l’azienda Dolce & Gabbana, stanno dimostrando un tale affetto che ci fa sentire circondati da una forte benevolenza. Spesso ci danno anche dei suggerimenti, che non sono mai fuori luogo, anzi sono quell’occhio in più che ci fa vedere cose che magari da soli non avremmo visto”.
Santo Versace e Francesca De Stefano Versace dicono: “Siamo felici di contribuire a questo progetto così innovativo, che mette i ragazzi più fragili al centro di un sistema di aiuto integrato, in cui il sostegno psicologico si intreccia con attività pratiche e formative, creando percorsi che non solo curano le ferite del presente, ma costruiscono le basi per un futuro ricco di fiducia e possibilità. È un impegno che va oltre l’aiuto immediato:
è la scelta di seminare speranza, offrendo ai ragazzi strumenti concreti per riprendere in mano il proprio percorso di vita e cogliere nuove opportunità di crescita”.
“Ragazzi al Centro” è un’opportunità per i giovani di sviluppare le proprie potenzialità attraverso percorsi educativi personalizzati. “Ampio spazio viene dedicato alla formazione e ai laboratori, i quali hanno finalità riabilitative e sociali, con forte valenza terapeutica – racconta Corbo -. Questi spazi formativi sono di fondamentale importanza soprattutto per chi necessita di un inserimento protetto nel mondo del lavoro”.
“Il cofinanziamento e la collaborazione, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, con la Fondazione Santo Versace e con Dolce &Gabbana rappresenta un esempio concreto della possibilità di costruire alleanze educative ampie e lungimiranti, capaci di mettere al centro i ragazzi e le ragazze rafforzando le comunità educanti del territorio – sottolinea Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini.
La Cittadella dei ragazzi è un grande cantiere educativo,
implementato insieme ad associazioni, cooperative sociali, fondazioni, enti locali, in cui i giovani trovano ascolto e supporto, possono esprimere appieno il loro protagonismo e apprendere attraverso lo sport e il saper fare. E così facendo si contrasta fattivamente la povertà educativa”.
I laboratori avviati sono: supporto scolastico ed empowerment, per aiutare i ragazzi a recuperare le competenze scolastiche e a credere nelle proprie capacità; attività clinico-terapeutiche, per fornire un sostegno psicologico e sociale ai giovani in difficoltà; laboratori creativi e professionali, per sviluppare competenze pratiche e artistiche, come cucito, panificazione, floricoltura, orticoltura e cinema; attività sportive, per promuovere uno stile di vita sano e attivo; supporto alle famiglie, per favorire un dialogo costruttivo e un coinvolgimento attivo dei genitori nel percorso dei loro figli.
“Attraverso i laboratori diamo ai ragazzi la possibilità di ‘aiutarsi’ e avere risposte positive attraverso il bello e il lavoro manuale”, conclude Corbo.
Al momento sono coinvolti nel progetto una ventina di ragazzi.