“Con letizia e semplicità di cuore”. I 40 anni della comunità Magnificat Dominum

Preghiera, celebrazione eucaristica, formazione e vita fraterna sono i pilastri della comunità. "Come Maria, modello di vita e di fede a cui la nostra comunità si ispira, vogliamo unire alla contemplazione l’azione. La preghiera, infatti, deve generare evangelizzazione e servizio al prossimo", dice Corrado di Gennaro

(Foto Valeria De Simone)

Quarant’anni dicendo di sì al Signore il quale “compie meraviglie che non saremmo mai in grado di realizzare da soli, né tantomeno di pensare”. Dal 1984 a oggi la comunità carismatica cattolica Magnificat (divenuta ufficialmente Magnificat Dominum nel 2003), di cui Corrado di Gennaro è uno dei responsabili generali, ne ha percorsa di strada, non solo in Italia, ma anche all’estero. Nata da un gruppo di giovani laici della parrocchia Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, chiesa alla periferia di Foggia, è arrivata oggi fino in Africa.

“Non ci saremmo mai aspettati un’evoluzione del genere. I piani di Dio, anche grazie alla disponibilità dei cuori, vanno al di là della nostra immaginazione”, racconta di Gennaro, all’epoca giovane ventiquattrenne fidanzato con Maria Rosaria, sua futura sposa. Oggi, padre di tre figli e nonno, ricorda come la comunità abbia visto il susseguirsi di tre generazioni. “È una testimonianza molto forte: il Signore ha accompagnato tante coppie, i lori figli e nipoti a vivere una vita cristiana sempre più vera. Quando abbiamo iniziato c’erano giovani fidanzati, come me e quella che sarebbe diventata mia moglie. Insieme abbiamo vissuto dei momenti di adorazione eucaristica e da lì, un po’ alla volta, grazie all’esperienza del Rinnovamento carismatico cattolico, ma anche al desiderio di vivere una vita comunitaria più intensa, ci sono stati tanti momenti di preghiera, di formazione e di catechesi. Pian piano, siamo stati invitati in altre parrocchie della città, poi della provincia e, ancora della Puglia e dell’Italia, fino ad arrivare in Uganda”.

A volte, però, non serve andare dall’altra parte del mondo per sentirsi comunità. Da più di 30 anni, infatti, la Magnificat Dominum si ritaglia dei piccoli, ma significativi, momenti di intima vita fraterna. “In estate – spiega di Gennaro – facciamo un campeggio insieme alle nostre famiglie e ai ragazzi. Cerchiamo di valorizzare al massimo le occasioni in cui siamo riuniti, proprio come ricordato negli Atti degli Apostoli: ‘Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio’ (Atti 2, 46-47)”. Così,

“anche il semplice stare insieme diventa motivo di evangelizzazione”.

Il quarantesimo anniversario, che la comunità sta celebrando da diversi mesi con una serie di eventi, tra cui la serata di riflessione, musica e danza, in programma sabato 7 dicembre al centro di formazione ed evangelizzazione di Foggia, non poteva cadere in un anno migliore: il 2024, che Papa Francesco ha voluto dedicare alla preghiera in vista del Giubileo 2025. Un’occasione per recuperare il desiderio di stare alla presenza del Signore, di ascoltarlo e adorarlo in cui le Diocesi sono invitate a promuovere la centralità della preghiera individuale e comunitaria.

(Foto Valeria De Simone)

Proprio la preghiera, mette in evidenza Corrado di Gennaro, “insieme alla celebrazione eucaristica, alla formazione e alla vita fraterna è uno dei pilastri della nostra comunità. Organizziamo degli incontri sia settimanali che mensili e la diocesi Foggia-Bovino, già da circa 10 anni, ci ha affidato una chiesa al centro di Foggia, Santa Maria della Misericordia, divenuta un polmone di fede e devozione all’interno del tessuto cittadino, dove quotidianamente ci dedichiamo, su turni, all’adorazione eucaristica. Per rafforzare il nostro carisma, poi, abbiamo ripreso le catechesi sulla preghiera che il Santo Padre ha offerto tre anni fa durante le udienze del mercoledì. Inoltre, come Maria, modello di vita e di fede a cui la nostra comunità si ispira, vogliamo unire alla contemplazione l’azione. La preghiera, infatti, deve generare evangelizzazione e servizio al prossimo, altrimenti sarebbe mera propaganda. È quello che il Signore chiede a ogni suo discepolo”.

Da circa 10 anni, la comunità Magnificat Dominum lo sta sperimentando in modo particolare attraverso una missione in Uganda. “Tramite le Caritas diocesane – spiega Corrado -, abbiamo avviato una collaborazione con la diocesi di Masaka, una delle città più importanti. Facciamo attività di adozione a distanza. Abbiamo acquistato un trattore, con l’obiettivo di far evolvere l’economia agricola, e abbiamo messo su una falegnameria. C’è un altro progetto in cantiere, e che spero possa realizzarsi presto, in collaborazione con l’Università dei martiri dell’Uganda, frequentata da circa 7mila ragazzi: l’allevamento di conigli per aiutare gli studenti a pagarsi gli studi”.

(Foto Valeria De Simone)

I giovani, infatti, forse perché la comunità stessa è nata, quaranta anni fa, da un gruppo di ragazzi poco più che ventenni, sono sempre stati particolarmente a cuore alla Magnificat Dominum che si pone tuttora, tra gli altri obiettivi, quello “di invitare gli adolescenti a fare delle esperienze di preghiera, come le abbiamo fatte noi da giovani, ma con linguaggi e dinamiche adeguate ai tempi. Qualche settimana fa – racconta di Gennaro – abbiamo vissuto un momento di annuncio e adorazione con alcune classi delle scuole superiori di Foggia. Abbiamo invogliato i ragazzi a donare la propria vita al Signore affinché possa renderla nuova e piena.Piena di una gioia non effimera, come quella dietro alla quale oggi spesso ci si perde, ma vera, profonda: ‘Vi ho detto queste cose affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena’ (Gv 15,11). A volte vediamo tanti frutti, a volte ne vediamo di meno, ma crediamo che sia la strada giusta da percorrere”. Un iter, questo, da intraprendere anche con le famiglie. “Rispetto a quando abbiamo iniziato, nel 1984, ne vediamo molte ferite. Nei primi anni bastava buttare una miccia all’interno di una coppia per far accendere immediatamente la fede. Oggi c’è tanto bisogno di lavorare sulle guarigioni delle relazioni e sull’aspetto affettivo, mettendo sempre Gesù al centro”.

Trascorsi i primi quarant’ anni, la comunità Magnificat Dominum ha già lo sguardo rivolto verso al futuro per il quale sente “ancora forte la chiamata del Signore a evangelizzare. Nel 2033 – fa presente di Gennaro – ci saranno i 2000 anni dalla resurrezione di Cristo. Il nostro desiderio è quello di lavorare, nel nostro piccolo, affinché fino ad allora ci sia un mondo un po’ più cristiano. Gesù ha detto: ‘Andate in tutto il mondo e annunciate il Vangelo a ogni creatura’. E noi non smetteremo mai di chiederci: dove vuole portarci il Signore?”.

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