Domenica e lunedì le elezioni per il presidente della giunta e il consiglio regionale

Domenica 27 e lunedì 28 ottobre si terranno in Liguria le elezioni per il presidente della giunta e il consiglio regionale. A breve distanza di tempo, il 17 e il 18 novembre, andranno alle urne anche i cittadini di Emilia-Romagna e Umbria, così che si configura una sorta di tornata autunnale di elezioni regionali di grande rilevanza anche a livello nazionale.

(Foto ANSA/SIR)

Domenica 27 e lunedì 28 ottobre si terranno in Liguria le elezioni per il presidente della giunta e il consiglio regionale. A breve distanza di tempo, il 17 e il 18 novembre, andranno alle urne anche i cittadini di Emilia-Romagna e Umbria, così che si configura una sorta di tornata autunnale di elezioni regionali di grande rilevanza anche a livello nazionale.
In Liguria si vota in anticipo sulla scadenza naturale degli organi a causa delle dimissioni del presidente Giovanni Toti in seguito al suo coinvolgimento in un’inchiesta giudiziaria. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Il sistema elettorale prevede un turno unico e viene eletto presidente il candidato che raccoglie più voti, senza ballottaggio anche in presenza di una maggioranza soltanto relativa. I collegi elettorali corrispondono al territorio delle province. È possibile votare per una lista provinciale segnando il corrispondente simbolo riportato sulla scheda elettorale. Il voto si intende espresso a favore della lista e si trasferisce automaticamente al candidato presidente ad essa collegato. E’ possibile anche votare soltanto per il presidente e in questo caso il voto non si trasferisce sulle liste. E’ ovviamente possibile votare per il presidente e per una delle liste collegate, ma anche per una lista collegata ad altro candidato presidente (è il cosiddetto voto “disgiunto”). Per le liste si possono esprimere fino a due preferenze, purché si tratti di candidati di sesso diverso (altrimenti la seconda preferenza viene annullata).
Per quando riguarda l’elezione del presidente, i riflettori delle cronache sono puntati su Marco Bucci, sostenuto da sette liste tra cui Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, e su Andrea Orlando, appoggiato tra gli altri da Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra. Ma gli aspiranti “governatori” sono in tutto nove. Oltre a Bucci e a Orlando ci sono infatti Alessandro Rosson (Indipendenza!), Davide Felice (Forza del Popolo), Francesco Toscano (Democrazia Sovrana Popolare), Marco Giuseppe Ferrando (Partito Comunista dei Lavoratori), Nicola Rollando (Per l’Alternativa), Maria Antonietta Cella (Partito Popolare del Nord – Autonomia e Libertà) e Nicola Morra (Uniti per la Costituzione).

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