L’emergenza oltre l’emergenza

1° settembre è la Giornata mondiale per il Creato, non una ricorrenza qualunque e neppure l’iniziativa folle di qualche eco-estremista. È un promemoria importante per prendere consapevolezza che tutti siamo coinvolti, nessuno escluso

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Il calendario è ricco, quasi saturo, di ricorrenze e di giornate nazionali o mondiali di…  A volte si tratta di giornate simbolo, a volte di simpatiche iniziative, spesso di promemoria su questioni vitali. Perché abbiamo bisogno di rinfrescarci un po’ la memoria. Uno dei nostri mali è quello di dimenticare con grande facilità, di assuefarci un po’ a tutto, soprattutto al dolore. E così la guerra dopo un po’ diventa la normalità, così come i morti senza nome sul fondo di un mare ormai diventato una fossa comune. E così via. Dimentichiamo, mettiamo da parte. In nome di un istinto alla sopravvivenza che ci impone di non farci carico di tutto il dolore del mondo, o forse, più verosimilmente, di un egoismo che sfocia nel menefreghismo. E dimentichiamo le emergenze, archiviandole velocemente. In attesa di una nuova emergenza che puntualmente arriverà senza che si sia fatto nulla o quasi per evitarla.

Chi in questi mesi estivi ha avuto la fortuna di fare vacanze immerso nella natura, magari sui nostri monti, ha sicuramente potuto ammirare la bellezza, la ricchezza di vegetazione, la ricchezza d’acqua. Da tempo non si vedevano le montagne così verdi, i laghi così colmi, i campi così rigogliosi. Qualche mese di verde e di abbondanza può far dimenticare l’emergenza acqua, la necessità di un suo utilizzo più consapevole e attento? Un’estate “normale” può derubricare anni di difficoltà, di continue emergenze e far dimenticare un cambiamento climatico che è innegabile ed è legato a filo doppio con lo scempio che l’uomo sta perpetrando all’ambiente? Tutto risolto, dunque? Emergenza finita?

Il 1° settembre è la Giornata mondiale per il Creato, non una ricorrenza qualunque e neppure l’iniziativa folle di qualche eco-estremista. È un promemoria importante per prendere consapevolezza che tutti siamo coinvolti, nessuno escluso. Tutti in qualche modo co-responsabili e tutti chiamati ad una maggiore attenzione e a gesti concreti. Per chi crede, il Creato è tutto ciò che c’è attorno a noi. È la vita. È certamente la questione ecologica, un rapporto con la natura più rispettoso e sano. Con la lotta allo spreco, all’inquinamento, allo sfruttamento intensivo e distruttivo. E nel Creato ci siamo pure noi, donne e uomini che abitiamo questo mondo a volte più come vandali che come inquilini. Più come parassiti che come custodi. Anche gli uni degli altri.

(*) La Fedeltà

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