Avvento, tempo dell’attesa e del silenzio. Ma quest’anno è un silenzio strano. La gente si aggira per strade e piazze, trincerata dietro alle mascherine, senza proferire parola, spesso anche a testa bassa, per paura di un eventuale contagio.
Si respira un’atmosfera surreale fatta di luminarie e alberelli addobbati a festa, ma insolitamente silenziosa. Soprattutto in una terra, come l’Alto Adige, che proprio in questo periodo è tutta un fiorire di canti e melodie natalizie.
I canti dell’Avvento sono da decenni, nelle regioni alpine, un ingrediente fondamentale, che – insieme al profumo di cannella, vin brulè e panpepato – concorre a creare quell’atmosfera prenatalizia, che in tanti, attraverso i vari mercatini di Natale, hanno imparato a conoscere e amare.
Quest’anno – a causa della pandemia – tutti i mercatini sono stati cancellati e le piazze dei principali centri dell’Alto Adige sono spoglie delle tradizionali casette, che di questi tempi brulicavano di turisti provenienti da ogni parte d’Italia così come da Oltrebrennero. Quello che stiamo vivendo è un tempo indubbiamente insolito, distanziato e straniante, ma è pur sempre un tempo prezioso, che ci prepara – seppur in modo diverso – al Natale.
“In questo periodo difficile abbiamo pensato come poter comunque raggiungere le persone, far respirare loro l’atmosfera prenatalizia regalando loro un po’ di gioia – racconta Michael Erschbamer, direttore del Verband der Kirchenmusik Südtirol (Vkm, Associazione musica sacra dell’Alto Adige) –.
È nato così il calendario d’Avvento digitale, che tutti possono seguire sul sito www.kirchenmusik.it”.
Ogni giorno, dal 1° al 24 dicembre, vengono offerti brani musicali tipici dell’Avvento, ma non solo. Bussando sulle porticine con un clic del mouse, si scoprono anche spunti di meditazione e curiosità che raccontano il “dietro le quinte” di una realtà, quale quella della musica sacra, particolarmente viva in Alto Adige.
A causa delle norme per la prevenzione della diffusione del coronavirus, tanti musicisti e cori parrocchiali sono stati costretti a fermarsi. E questo, per loro, era un periodo di “alta stagione”, scandito da concerti e dall’animazione di tante Messe. “Con questo calendario d’Avvento la Vkm desidera rimanere in contatto con i tanti soci presenti in tutto l’Alto Adige”, prosegue Erschbamer. Ma non solo. “Questo calendario desidera rivolgersi a tutti, non solo a quanti in vario modo conoscono e apprezzano la musica sacra”. Un’occasione per conoscere più da vicino la cultura e le tradizioni alpine in Avvento.
Aprendo le porticine del calendario si può scoprire, ad esempio, che la tradizione del Rorate, la Messa che viene celebrata in Avvento tutte le mattine alle 6.30, nasce proprio a Bressanone, nel 1606 quando viene introdotta nei giorni feriali dal principe vescovo Christoph Andreas von Spaur, nell’ambito della riforma legata al Concilio di Trento. La gente rispose da subito con tale entusiasmo che la celebrazione dovette essere dopo poco tempo spostata dalla cappella del Palazzo vescovile nel vicino duomo, così da poter accogliere i tanti fedeli che giungevano ogni giorno quando ancora era buio, anche dai paesi vicini.
Il 6 dicembre, festa di San Nicolò, il calendario della Vkm propone “Heliger Nikolaus”, brano tradizionale del tempo d’Avvento.
A cantarla, in dialetto tedesco, sono due bambini, Benjamin (3) e Aurelia (8). “S. Nicolò, a te che sei buono, io canto una canzone meglio che posso. Nel tuo sacco hai mele e mais, tante noci e fichi, che mi piacciono tanto. Di’ al diavolo che io sono piccolo e che lui non mi può mettere nel sacco”,questo il testo della canzone, tradotto in italiano. Il brano venne composto da Wastl Fanderl nel 1949 per la figlia Moni, che all’epoca aveva 4 anni. La bimba la cantò alla radio e così il brano, semplice e orecchiabile, si diffuse presto in tutto il mondo tedesco, entrando di diritto a far parte del repertorio di canzoni per bambini in lingua tedesca.
Tra i brani tipici dell’Avvento proposti dal calendario del Vkm, c’è anche “Maria durch ein Dornwald ging” (Maria camminava in una foresta di spine), brano popolare che risale al XVI secolo.
A farlo conoscere in tutto il mondo fu la famiglia Trapp – quella che divenne la protagonista del film “Tutti insieme appassionatamente” – che la inserì nel suo repertorio.
Non mancano, poi, le curiosità sui presepi in tipico stile tirolese, così come le meditazioni, offerte dal benedettino p. Urban Stillhard, le variazioni all’organo di Heinrich Walder, organista della cattedrale di Bressanone e presidente del Vkm,
e le melodie di Dominik Bernhard, referente diocesano per la musica sacra.
“Questo progetto – sottolinea Erschbamer – è stato realizzato in breve tempo grazie alla collaborazione e alla disponibilità di diverse persone e musicisti, che hanno partecipato a titolo di volontariato”.
Il calendario è disponibile sul sito dell’associazione. Chi desiderasse ricevere i contributi su WhatsApp, può richiederli mandando una mail a info@kirchenmusik.it.