Settimanali diocesani

Nei tempi che cambiano

Nel tempo della complessità, la tentazione da più parti è quella di rispondere a colpi di slogan. Non parole semplici per temi complessi, ma ricette semplicistiche e preconfezionate “per tagliare corto”. Il nostro impegno va in altra direzione. Convinti che la complessità necessiti di tempo, di uno sguardo attento, di ascolto, di dialogo vero

Cambiano i tempi. Come dice Papa Francesco, “non è un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca”. La tecnologia si evolve e cambia i nostri ritmi di vita ad una velocità vertiginosa. Da far fatica a tenere il passo. Cambiano le forme e cambiano i mezzi a disposizione e mentre ci si illude che il web sia davvero per tutti, si amplia ulteriormente il divario tra chi certi mezzi se li può permettere e chi no, tra nord e sud del mondo.
Una cosa non cambia, il bisogno di leggere il nostro tempo. Un’esigenza che cresce in questo tornado di numeri e di dati, di fonti di informazione o presunte tali. È forte il bisogno di strumenti di discernimento per decifrare, distinguere, collegare i fatti e interpretarli.
Ne siamo consapevoli nel fare questo nostro lavoro a servizio dell’informazione. Mettendoci di mezzo, tra la fonte e lettore finale. Per interpretare, collegare, distinguere. Proprio oggi che il web consente un rapporto diretto tra chi parla e chi ascolta, ma anche tra chi urla e chi subisce. Una responsabilità ribadita proprio a Fossano nei giorni scorsi in un incontro tra i settimanali di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria aderenti alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), che è frutto di anni di lavoro, di testimoni importanti e autorevoli che ci hanno preceduto in questo servizio.
Settimanali cattolici perché espressione di una Chiesa locale, perché portatori di uno stile e di un’etica. Settimanali di informazione a 360 gradi, voce di un territorio sempre più eterogeneo con il quale dialogare, un territorio da raccontare. Ed è questa la forza che permette – pure in tempi non facili per l’editoria – di continuare ad essere presenza importante. Nel tempo della complessità, la tentazione da più parti è quella di rispondere a colpi di slogan. Non parole semplici per temi complessi, ma ricette semplicistiche e preconfezionate “per tagliare corto”. Il nostro impegno va in altra direzione. Convinti che la complessità necessiti di tempo, di uno sguardo attento, di ascolto, di dialogo vero.

(*) direttore “La Fedeltà” (Fossano)