Pacem in Terris: a Sotto il Monte conferenza su “Ponti di Speranza: il ruolo delle minoranze in Terra Santa”

“Ponti di Speranza: il ruolo delle minoranze in Terra Santa”: questo il tema di una conferenza che si svolgerà a Sotto il Monte (Bg) venerdì 11 aprile in occasione del 62° anniversario dell’enciclica “Pacem in Terris” di Papa Giovanni XXIII, venerdì 11 aprile. La conferenza, che si terrà presso il Santuario San Giovanni XXIII – è affidata a Mouna Maroun, Rettrice dell’Università di Haifa e prima donna araba, cristiana maronita, a ricoprire tale incarico in un’università israeliana. L’iniziativa si inserisce nel ciclo de “I Venerdì della Speranza”, un percorso di catechesi e testimonianze che accompagna fedeli e visitatori lungo l’Anno Giubilare della Speranza. “È con profonda umiltà e gratitudine che mi unisco a voi nella riflessione sull’attualità del messaggio di Pacem in Terris, in occasione del suo 62º anniversario. Come scienziata – spiega Mouna Maroun – porto dentro di me identità multiple — ognuna delle quali ha contribuito a plasmare la mia comprensione della speranza, del dialogo e della pace. Provengo da una minoranza all’interno di una minoranza, cresciuta nella fede della Chiesa cattolica maronita, e sono profondamente orgogliosa di essere cristiana nella terra in cui è nata la nostra fede. Questa identità – aggiunge – stratificata non ha solo arricchito la mia visione del mondo ma mi ha anche insegnato che appartenere a una minoranza può essere una potente fonte di empatia e compassione. Quando si vive ai margini, spesso si percepisce con maggiore chiarezza il dolore degli altri, e si è meglio predisposti a fungere da ponte tra mondi che altrimenti rimarrebbero distanti”. La Terra Santa è “un luogo di profondo significato spirituale, ma anche di complessità e contraddizioni. Ed è proprio in questa terra — così spesso associata alla divisione — che ho maturato la convinzione più forte nel potere trasformativo del dialogo. Il dialogo non è sempre facile, ma è essenziale. Richiede di ascoltare non solo con la mente, ma anche con il cuore. E domanda il coraggio di rimanere aperti, anche quando la storia e la politica ci suggerirebbero il contrario”. “È per noi un grande onore accogliere la Prof.ssa Mouna Maroun, in modo particolare in una data tanto significativa come l’11 aprile, quando ricorre il 62° anniversario della Pacem in Terris”, spiega mons. Claudio Dolcini, Rettore del Santuario San Giovanni XXIII: “questa enciclica, scritta con un linguaggio semplice e universale dal nostro amato Papa Giovanni XXIII, conserva intatta la sua forza profetica: ci ricorda che la pace è un dono prezioso, frutto di fiducia reciproca, dialogo aperto e coraggio di accogliere le differenze”. L’incontro con Maroun segna il quarto appuntamento di un percorso che culminerà il 3 giugno 2025, nel 62° anniversario della morte del “Papa della Pace”, con una solenne celebrazione presieduta da Sua Beatitudine il card. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.

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