Tortura: Noury (Amnesty Italia), “il reato di tortura non si tocca”

“Questa condanna, la prima in appello a carico di funzionari dello stato, conferma che il reato di tortura, ottenuto nel 2017 dopo una campagna durata quasi 30 anni, serve. Illustra anche perché siano in corso tentativi, da parte del governo, di arrivare alla sua rimodulazione (in altre parole, al suo annacquamento) e addirittura proposte parlamentari per una vera e propria abolizione. Ancora una volta ribadiamo che il reato di tortura non si tocca”. Lo dichiara il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, commentando la notizia che la Corte di appello di Firenze ha confermato le condanne per tortura a carico di agenti penitenziari per le violenze inferte nel 2018 a una persona detenuta nel carcere di San Gimignano (Siena).

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