“Sono sconvolto dalle notizie di altri due bambini uccisi e di altri quindici feriti in un attacco avvenuto oggi a Sumy, nell’Ucraina nord-orientale”, afferma in una dichiarazione Munir Mammadzade, rappresentante dell’Unicef in Ucraina. “Si trattava di bambini e di famiglie che si trovavano nel centro della città in una domenica intensa di preparazione all’inizio delle festività pasquali in Ucraina. Non ci può essere alcuna giustificazione per un attacco così brutale all’ora di pranzo della Domenica delle Palme – o in qualsiasi altro momento – che uccida o ferisca bambini nel centro di un’area civile. I bambini non sono responsabili della guerra, eppure ogni giorno che questo orrore continua vengono stroncate e devastate altre giovani vite”. Unicef ricorda che la strage di ieri arriva solo tre settimane dopo che 24 bambini sono stati feriti in un altro attacco che ha colpito Sumy e dopo l’attacco della settimana scorsa a Kryvyi Rih che ha ucciso 9 bambini. “Gli attacchi ai civili e agli obiettivi civili sono vietati dal diritto internazionale umanitario. I bambini devono essere sempre protetti. Soprattutto, i bambini hanno bisogno che questa guerra finisca”.