Quaresima: mons. Rega (San Marco Argentano), un tempo per “nutrirsi di intensa preghiera, accompagnata da spirito penitenziale e da feconda carità”

Il Tempo di Quaresima che inizia oggi con il Mercoledì delle Ceneri è “tempo di prova della nostra fede. Essa dovrà nutrirsi di intensa preghiera, accompagnata da spirito penitenziale e da feconda carità”. Lo scrive il vescovo di San Marco Argentano-Scalea, mons. Stefano Rega, nel messaggio alla diocesi. Per il presule il messaggio cristiano per questi “giorni di grazia si riassume nel monito evangelico della liturgia ‘Convertiti e credi al Vangelo’; a noi, figli di questo tempo, viene chiesto di verificare quali nuove risposte esso è capace di suscitare nel cuore degli uomini e delle donne ‘amati dal Signore’”. La Quaresima – è l’auspicio di mons. Rega – “sia per tutti un tempo in cui riscoprire il dono della Misericordia. Insieme ad essa, rinnoviamo il nostro credere nella Speranza”. In Quaresima “sperimenteremo che anche il deserto potrà fiorire e che sarà un tempo in cui rinnovare il nostro amore per il Signore”, scrive il presule invitando a prepararsi “con la preghiera”, a intensificare “i momenti per metterci in ascolto della Parola di Dio, come singoli e come comunità, accostiamoci al Sacramento della Riconciliazione per accogliere la Misericordia e per motivare i nostri sentimenti di carità fraterna. L’Eucaristia di cui ci nutriamo sostenga il nostro impegno ad offrire il ‘pane del perdono’”. Questa espressione è presente nel romanzo “I Promessi Sposi” del Manzoni. Al capitolo XXXVI Fra Cristofaro – ricorda mons. Rega – “incontra Lucia e Renzo nel lazzaretto. In quel luogo colmo di sofferenza compare ‘il pane del perdono’. I due innamorati scoprono che quel pane era stato conservato da Fra Cristoforo per tutta la sua vita in una scatoletta di legno che portava con sé. L’umile frate lo dona ai due promessi sposi con queste parole: ‘Lo lascio a voi altri: serbatelo, fatelo vedere ai vostri figlioli. Verranno in un triste mondo, in tristi tempi, in mezzo ai superbi e ai provocatori: dite loro che perdonino sempre, sempre! Tutto, tutto!’. Se il Manzoni può insegnarci ancora tanto, ancor di più, carissimi, il pane del perdono dell’Eucaristia che celebriamo, sia alimento per la nostra anima e ci doni la forza di saper amare, perdonare, sempre e tutto!”. Per mons. Rega tre sono i verbi che indicano il cammino da seguire “in questo tempo di grazia perché giungiamo a celebrare la Pasqua del Signore con un sincero proposito di conversione”: “perdonare, amare, offrire”.

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