
“Ho visitato gli stabilimenti di Mirafiori, così importanti per Torino, con il desiderio di incoraggiare tutte le azioni che possono essere compiute nella prospettiva del loro rilancio, dopo anni di crisi e lavoro a singhiozzo. Credo che oggi la nostra città, senza rinunciare a farsi domande e a esprimere preoccupazione in questi tempi di incertezza, debba sostenere con fiducia gli sforzi di Stellantis, che si è impegnata a non abbandonare Torino e a sviluppare Mirafiori”. Lo ha affermato il card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino, che questa mattina accompagnato dal presidente di Stellantis, John Elkann, ha compiuto una visita al complesso industriale di Mirafiori, che ha riguardato in
particolare quattro aree: le linee di montaggio della Fiat 500 elettrica, lo stabilimento delle trasmissioni elettrificate (eDCT), il Battery Technology Center e i nuovi uffici dell’Hub per l’Enlarged Europe.
“Siamo felici di accogliere oggi il card. Repole a Mirafiori, e lo ringraziamo per l’attenzione che ha voluto dedicare a un complesso industriale così centrale per i piani di sviluppo di Stellantis”, ha commentato Elkann, sottolineando che “la sua presenza rafforza il nostro legame con la comunità di Torino, che con il suo impegno quotidiano contribuisce a costruire il futuro dell’auto italiana”.
“Ho sempre incoraggiato Stellantis a compiere questo percorso cercando la massima collaborazione e disponibilità alla verifica con i diversi soggetti sociali”, ha evidenziato Repole: “Oggi aggiungo che apprezzo molto lo sforzo di riavviare il rilancio: ho constatato che la fabbrica si sta attrezzando, ho incontrato lavoratori e dirigenti che mi paiono lavorare tutti per questo obiettivo. Dietro ci sono migliaia di famiglie: alla fine, ciò che conta davvero è la loro vita e il loro futuro”. “Ho fiducia che ciò che si sta facendo a Mirafiori, anche sfidando le difficoltà che vengono dai mercati internazionali, tenga al centro il bene delle persone e della nostra città”, ha concluso il porporato.